Jack
Non so da quanto tempo sono qui, ma me ne devo andare. Pitch è tornato e Arendal è in pericolo e io sono rinchiuso in un sotterraneo. Sono inchiodato al muro con due catene che mi strigono i polsi, davanti a me c'è una porta di legno e ferro e fuori ci sono due guardie che mi lanciano occhiate furiose.
< Dov'è Elsa? Devo saperlo! Non riuscirà a sopravvivere senza il mio aiuto > grido cercando di avvicinarmi alla porta il più possibile, ma le catene mi bloccano.
< Verrai punito con la morte per aver avvelenato la nostra regina > dice una guardia guardandomi.
< Non mi importa! Come sta? Ha bisogno del mio aiuto! >Vedo le guardie che lasciano la loro postazione e se ne vanno.
Abbasso la testa rassegnato e fisso le catene.
" Devo andarmene da qui " penso stringendo le catene.
Sento l'energia che scorre in me e si concentra sulle mani. Lentamente le catene si gelano.
Rimango stupito. "Figo... " penso strattonandole. Le catene si spezzano.
Mi alzo e vado verso la porta. Ghiaccio la serratura e sfondo la porta con un calcio.
Trovo il mio bastone in un angolo e lo prendo. Volo per le scale e non mi fermo finché non raggiungo una ragazza con un pancione che cammina stranquilla per i corridori.
" Dev'essere incinta " penso guardandola.
Mi fermo quando sono a un metro di distanza e chiedo: < Dov'è Elsa? Ti prego dimmelo! >
La ragazza mi guarda confusa < È nella sua stanza a riposare > e mi indica una porta infondo al corridoio.
Nel castello si diffonde la voce che sono scappato e sento le guardie che corrono per cercarmi.
Volo verso la porta ed entro dentro la stanza.
Trovo Elsa distesa sul letto, rossa e sudata in viso, scossa dai brividi e col respiro affannato.
Fa troppo caldo nella stanza e mi affretto a gelarla. La temperatura si abbassa velocemente, ma Elsa scotta ancora.
Poso il bastone sul letto e glielo faccio stringere. Appoggio le mani a un centimetro dalla sua pelle e, concentrando tutte le mie energie, faccio uscire dei piccoli fiocchi di neve e le ricadono sul viso e sul collo, le uniche parti scoperte.
Il rossore sparisce dal suo bellissimo volto, smette di tremare e il respiro torna regolare.
Apre lentamente gli occhi e mi guarda. Sorride, ed è il sorriso più bello che abbia mai visto.
Sì guarda intorno. < Anna... >
< ELSA! > urla la ragazza incinta abbracciandola.
Solo ora mi rendo conto che la porta è aperta e che tutte le guardie hanno visto quel che è successo.
Casco sfinito per terra. Non stanchissimo per tutta l'energia che ho usato.
< Gli serve aiuto, portatelo in una camera e dategli del cibo > dice la ragazza correndo da me. Mi guarda e sorride < Grazie mille >