VIII. GIORNI MIGLIORI

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Akatsuki non venne a scuola per un paio di giorni; ma quando ritornò in classe, Maya ed Hirano erano pronti ad accoglierlo come si deve.

HIRANO: "Tutto ok?"
AKATSUKI: "Si... credo di si..."

Ma non disdegnava un fugace sguardo nella direzione di Minori, intenta a parlare con le sue amiche di una recente uscita con Hito.

Ormai, c'era solo lui nella sua mente.

MAYA: "Ehm... perché oggi non venite a casa mia? Ho preparato una torta!!^^"
AKATSUKI: "Ah?? La torta di Maya?? Io ci sto!!"
HIRANO: "Come rifiutare un simile invito?
Io pure ci sono!"

Ognuno di loro aveva dei crucci in testa, ma insieme potevano superare ogni avversità.

AKATSUKI: "E allora? Fatto progressi con il bel sensei? Eh? Eh?"
HIRANO: "S-Sgrunt! Come se fosse facile!"
MAYA: "Ma come? Ancora non glielo hai detto che domani hai una lezione privata con lui??"
AKATSUKI: "Eh? Eeeeeeh???"

Data la sua enorme bravura, Hirano venne scelto per una borsa di studio, quindi lo stesso sensei si offrì di fargli da tutor.

Ovviamente, ignorava che il suo alunno provasse certi sentimenti nei suoi confronti.

Ma al ragazzo, andava bene così.

AKATSUKI: "Ma... è la tua occasione!! Cioè, ti rendi conto che resterai da solo con lui?"
HIRANO: "Si, ma per studiare! Ti pare che gli dico "Hey sensei! Lo sa che vorrei fidanzarmi con lei?"... si, certo, come no!"
MAYA: "Però non avrai altre belle chance come questa, non credi?"

Hirano ci pensò su.
Anche quando si ritrovò faccia a faccia con Noguma stesso.

NOGUMA: "Bene, Hirano-kun! Ho moltissima fiducia in te, ma dovrai fare del tuo meglio per avere quella borsa di studio! Ma io sono qui per aiutarti!"
HIRANO: "G-Grazie sensei!"

Il professore era solitamente severo con i suoi alunni, ed anche con Hirano a voler essere precisi; non vi erano spiragli per fare "avances", eppure a lui andava bene così.

Era contento anche solo di passare tempo con Noguma, sebbene il sensei ignorasse che il suo allievo prediletto fosse anche innamorato di lui.

NOGUMA: "Bene! Per oggi è tutto! Continua così, Hirano-kun, mi raccomando!"
HIRANO: "Certo... sensei..."
NOGUMA: "E cerca di riportare sulla retta via il tuo amico, prima che i miei gessetti gli trapassino il cranio..."
HIRANO: "Ah ah... ah..."

Non aveva nessun modo di proporsi.
Ne tantomeno carpire qualcosa sulla sua vita privata, giusto per sapere se vi erano degli spiragli di possibilità.

Per cui, con mestizia, dopo aver salutato il sensei, Hirano si incamminò verso l'uscita dell'edificio.

Ma mai avrebbe immaginato, di incontrare una persona in particolare.

Ma mai avrebbe immaginato, di incontrare una persona in particolare

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HITO: "Oh? Tu sei l'amichetto fricchettone di quell'idiota, vero?"

L'attuale fidanzato di Minori gli aveva teso una specie di imboscata, insieme ad altri ragazzi che circondarono un Hirano preso alla sprovvista.

HIRANO: "Uh? C-Cosa... volete da me?"
HITO: "Ma niente... fricchettone! Devi solo recapitargli un messaggio..."
HIRANO: "Un... messaggio?"

Nella sua mente, tanti pensieri.

Sul come faccia a conoscere la sua nascosta omosessualità, oppure cosa voglia dal suo amico Akatsuki.

Era spaventato da quel tizio minaccioso e dai suoi nerboruti compari.

HITO: "Si esatto, un messaggio semplicissimo e facile da comprendere! Non deve mai più guardare la mia donna!"

Il messaggio era chiaro.
Così come il pugno allo stomaco che seguì subito dopo...

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