sono qui in ospedale con la famiglia di Axèla e vedo uscire loro dalla sala e venire verso di me credo che l'ho combinata grossa.
G: mia figlia è in coma, felipe devo raccontarmi ciò che è successo
D: sappiamo che non è colpa tua e che hanno voluto solo vendicarsi
M: spero per loro che mia sorella si risveglia o faccio una carneficina
Io: io vi aiuto perché io in questi pochi mesi ho capito molte cose, lei mi piace solo che non riesco a dirglielo, non sono bravo con i sentimenti e con le parole sono uno che parla poco.
G: lo avevamo capito e noi ti diamo la benedizione di stare con lei, vero ragazzi?
si dira verso i suoi figli e si sente solo un chiaro "si" da tutti.
torno da lei e passo tutta la notte in ospedale.
la mattina dopo vengono a darmi il cambio Manuel e Diego e io torno a casa e e domani tornerò la mattina per dare il cambio a Edoardo e Andres.
tornato a casa mia madre mi fa mille domande ma io non ho sentito nemmeno una parola
M: bebe me estas escuchando? Io: no lo siento mamá M:que paso Io: esta en el hospital - cae una lagrima M: quien esta en el hospital? Io: Axèla M: dios mio que paso io: entró en coma por un tiro en el fémur M: dios como paso Io: Estábamos en esa fiesta rave de la que te hablé y uno del otro clan le disparó porque mató a dos compinches, uno que nos traicionó y el que mató a papá... M: el que trato de violarla y tu la salvaste? Io: sí, me siento tan culpable por traerla allí. M: no es tu culpa cariño, ¿cuándo vas a volver con ella? Io: mañana por la mañana ya están Manuel y Diego, esta tarde estará el padre, esta noche Andrés y Edoardo y mañana espero que despierte del coma M: te gusta? Io: no sabes cuanto mama, pero no puedo enamorarme M:porque Io:No soy bueno con los sentimientos mamá M:verás que no hará falta que se lo digas Io: Espero que tengas razón mamá M: créeme mi niño
vado in camera mia e dormo per tutto il giorno e mi sveglio nel pomeriggio vado a fare una passeggiata e mi ritrovo nei quartieri poveri e tutti i ricordi mi si affiorano in mente, arrivo al centro commerciale e le prendo un peluche con una cornice e dei palloncini e una collanina, spero di potergliela dare. torno all'ospedale e do il cambio ai ragazzi, posiziono tutto quello che le ho comprato e mi siedo al suo fianco e le prendo la mano.
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passa un mese
pov. narratore
ancora niente, Axèla non si sveglia e tra un po' sarà il suo 18 esimo compleanno, ma nell'aria ci sta solo sofferenza e delusione. il dottore dopo alcune visite fatte alla ragazza comunica alla sua famiglia e a Felipe il fatto che se tra la fine della giornata, alle 8, non si sveglia staccheranno la spina. in questo mese tutti hanno parlato con lei, le hanno detto molte cose. hanno continuato a fare i turni per vedere se si svegliasse, felipe andava la maggior parte delle volte a fare la notte e le teneva sempre la mano, oggi sta di pomeriggio.
pov felipe
dopo la comunicazione del dottore vanno via, a casa, per riposarsi e io resto con lei. sento la sua mancanza davvero tanto e sono qui comunque ad aspettarla. aspetto lei con la speranza in mano, la voglio qui, stringerla tra le mie braccia e non lasciarla più. è bellissima anche con tutti quei tubicini, è stupenda. suona il cellulare e do un'occhiata, è mia madre
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dopo poco arriva e mi lascia da mangiare, sta un po' con me e parliamo del fatto che tra un po' è il suo compleanno. non ne sapevo nulla, iniziamo a parlare del fatto che se entro stasera deve svegliarsi e poi inizio a pensare al suo compleanno e mi addormento. mi risveglio e guardo l'orologio mancano due ore. le prendo la mano e resto a guardarla, fino a quando non sento un movimento del braccio.
Io: sei sveglia A: da un'oretta in realtà Io: perché non mi hai svegliato? A: dormivi profondamente ed eri stupendo. Io: vado a chiamare un dottore e telefono a tuo padre.
vado dritto alla reception e mi mandano subito un dottore e intanto chiamo Diego, tra meno di venti minuti arrivano. torno da lei in stanza e la vedo osservare attorno, mi fa segno di passarle le nostre foto.
Io: sono contentissimo tu sia sveglia, spero ti piacciano i miei regali piccola. A:sono felicissima.
arrivano suo padre e i suoi fratelli e anche mia madre, la salutano dolcemente e arriva il dottore.
Dott.: visto che si è svegliata e sta meglio rimarrà 4 giorni in ospedale, in osservazione e poi potrà tranquillamente tornare a casa.
la guardo e vedo un disaccordo nel suo volto, so bene perché, tra tre giorni è il suo compleanno. lei prende parola.
Axèla: ma tra pochissimi giorni è il mio compleanno Dott.: è la legge mi spiace.
ovviamente lei non sa che non la lasceranno in osservazione fino a quattro giorni ma tre perché festeggerà il suo compleanno che stiamo finendo di preparare.
dopo alcune ore vanno tutti via, ma io resto con lei devo trovare la forza per dirle ciò che dovevo ammettere la sera dell'incidente anche se è complicato.
Io: sai ti ho tenuto la mano ogni volta che venivo a trovarti e dormivo sempre sulle tue cosce piccola, mi sei mancata
A: pure voi mi siete mancati però adesso ho una fame è un mese che non mangio.
scendo pochi minuti per poter comprare qualcosa da mangiare e la raggiungo sopra,mangiamo e scherziamo, verso le 9 ci guardiamo un film su Netflix, che racconta di sta coppia di innamorati che si è conosciuta per uno stupido incidente, dopo il film lei prende sonno e io la seguo a ruota.
spazio autrice.. Felipe cosa dovrà mai dire ad Axèla? riuscirà a parlargliene?
