vendetta perfetta

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suona la sveglia, mi sveglio guardando il telefono e sono le 6 del pomeriggio.
scendo dal letto e vado verso il bagno per potermi fare la doccia, apro l'acqua calda e la lascio scorrere un po' e nel frattempo appendo un accappatoio e poso l'intimo, entro in doccia e inizio a lavarmi per bene facendo attenzione ai lividi che quel bastardo mi ha lasciato sul collo e sulla schiena.
esco dalla doccia, mi copro e asciugo i capelli  chiudendoli in una coda alta, mi trucco e mi inizio a mettere l'intimo uscendo dal bagno.
prendo i vestiti e li poggio sul letto, apro un cassetto è prendo ciò che mi serve una pistola un coltellino e molto altro, torno davanti alle mie robe e me le metto nascondendo sotto di essi le mie armi.

il look

le armi

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le armi

credo proprio che ci sarà da divertirsi stasera in discoteca, non mi tiro indietro

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credo proprio che ci sarà da divertirsi stasera in discoteca, non mi tiro indietro.

D: sorellina che dici scendi si sono fatte le 7 tra un po' il locale apre ricordati che dovrai sembrare una cameriera- mi urla dal salone e io mi affretto a prendere le chiavi dell'auto e scendo le scale.

pov papà.

vedo arrivare mia figlia tutta preparata, è molto bella.

io: possiamo andare- e i ragazzi annuiscono.

usciamo di casa e entriamo tutti in un furgoncino dove abbiamo tutte le nostre apparecchiature elettroniche per poter vedere e sentire Axèla, sento i ragazzi scherzare tra di loro mentre io sono alla guida, ci fermiamo qualche isolato dal locale per far scendere la nostra spia e poi ci avviciniamo al parcheggio e spengo i motori raggiungendo dietro i ragazzi che iniziano a guardare i monito.
vediamo Axèla avvicinarsi al bancone e parlare con il proprietario del locale, un membro del mio clan.

A: ciao Pablo,sai perché sono qui, ricorda indicami il ragazzo- lui non le risponde ma affretta ad annuire.

la vediamo allontanarsi con in mano un vassoio con i bicchieri di champagne e dei  stuzzichini, molte persone prendono i bicchieri e festeggiano ma di lui nemmeno l'ombra.

vediamo Pablo chiamarla e le accenna un sorriso dopo avergli detto qualcosa che non riusciamo a sentire per via della musica, la osserviamo mentre esce dal locale e si guarda in torno prendendo una sigaretta dal pacchetto.

A: cazzo l'accendino- impreca mentre un ragazzo si avvicina a lei.
X: tranquilla dolcezza te lo presto io- e le sorride mentre glielo porge, osservandolo meglio sembra proprio quel bastardo.

Andres: fico nostra sorella lo ha già trovato è davvero intelligente- dice lui mentre noi annuiamo.

M: si ma se pensi alla descrizione dell'avvenuto di oggi è quel bastardo che l'ha toccata.

E: se ne andrà nel pallone

D: secondo me si riuscirà a controllare è pur sempre nostra sorella tu che dici papà?

io: crediamo in lei e basta.

pov Axèla

dopo esser uscita per fumarmi una sigaretta impreco non trovando l'accendino e un ragazzo si avvicina a me.

X: tranquilla dolcezza te lo presto io- e mi sorride porgendomi l'accendino.

ora che lo guardo bene è il bastardo di oggi a pranzo ed è anche il ragazzo che devo fare fuori, mi dispiacerebbe un po' distruggere quel faccino
ma io non dimentico

ora che lo guardo bene è il bastardo di oggi a pranzo ed è anche il ragazzo che devo fare fuori, mi dispiacerebbe un po' distruggere quel faccinoma io non dimentico

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finita la sigaretta rientro nella discoteca e mi rimetto a lavoro, il primo passo sarà portarlo nella sala insonorizzata, sarà facile.

p: quello deve morire piccola ha ucciso un mio fedele amico e ha cercato di stuprarti- sento dire da mio padre attraverso l'auricolare.

non rispondo e mi avvicino di nuovo a quel ragazzo e cerco di parlarci.

x: bellezza ancora da queste parti? mi stai seguendo?- dice alzando un sopracciglio.

io: sai è da oggi a pranzo che ti penso vorrei ricominciare da dove avevamo interrotto, sai alla fine non c'è nulla di male nel sesso tra sconosciuti- lo vedo sorridere e alzarsi spero se la sia bevuta.

mi porta al bancone e mi offre un drink per poter sciogliere la tensione.
lo guardo intensamente come per poter capire il perché del suo schiarimento verso il clan rivale.

x: mi osservi attentamente come mai- mi chiede e io gli sussurro nell'orecchio che conosco una sala vip dove è insonorrizzato e si  può urlare quanto si vuole, annuisce e mi segue fino alla stanza, la chiudo a chiave e gli tolgo la giacca e la camicia e poi lo faccio sedere sulla sedia per sua sfortuna delle manette si stringono sui suoi polsi e sulle sue caviglie.

Io: sai sei pure carino peccato che sei uno sporco traditore e oggi sarà la tua fine come la fine del nostro povero socio.
prendo il coltellino dal giro coscia e gli incido " traditore" sul petto e poi gli infilo le mani nei pantaloni ed esco il suo membro e lo taglio

io: tanto non ti servirà più- supplica di lasciarlo libero, ma sono le sue ultime parole visto che gli ho sparato in testa.

esco dal locale e mi dirigo verso il furgone apro il portellone ed entro.
nessuno dice una parola per tutto il viaggio fino a che papà non parla.

p: domani andremo a un pranzo, saremo noi e il resto del clan, prima andremo alla chiesa mafiosa e ti incoroneremo " figlia della mafia" visto che sei l'unica donna che fa parte del clan, le altre donne non uccidono si prendono cura dei bambini e della casa- annuisco e per il resto del viaggio non faccio altro che pensare al ragazzo che mi ha salvata oggi chissà se lo incontrerò domani visto che per quel che so fa parte del giro.

spazio autrice
Axèla troverà l'uomo che gli ha salvato la vita? riuscirà a ringraziarlo?

la figlia della mafiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora