vendetta, protezione e dichiarazioni

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~due mesi dopo~
-narratore-

la famiglia Russo e anche Felipe hanno progettato una bella vendetta.
chissà cosa potrà succedere

pov. Axèla

Io: il piano è pronto, bisogna solo metterlo in atto
M: non sarà semplice lo sai vero?
D: qualcuno potrebbe morire
P: porteremo con noi due cecchini
Io: ma che cecchini? io mi devo vendicare, anzi, io il mio coma e felipe suo padre, solo noi dobbiamo colpire.
P: figlia mia...non voglio perderti di nuovo.
E: io ci sto ma ci saremo anche noi e non voglio sentire nulla, sono pronto a rifarmi la galera.

dopo la chiacchierata familiare ognuno di noi si prepara nelle proprie camere e felipe in camera mia.

F: non esagerare amore, non ho intenzione di perderti
Io: ci dobbiamo prendere ciò che è nostro, la vendetta.
F: però con attenzione
Io: si lo so amo

ci prepariamo e usciamo insieme, io e Felipe andiamo in macchina da soli e gli altri prendono un'altra macchina.

arriviamo nella sede dei nostri rivali e ci prepariamo armati fino ai denti.

F: ti amo piccola
Io: ti amo anche io
F: stai attenta
Io: anche tu

e ci baciamo velocemente, sento i ragazzi scendere dalla macchina e bussare alla porta.
Aprono e perquisiscono mio padre e i miei fratelli, senza trovare nulla,

*fleshback*

Io: andrete disarmati
P: non iniziare, non possiamo andare disarmati.
E: sono daccordo con papà
M: ha ragione Axèla, non ci uccideranno.
P: ci uccideranno
M: non lo faranno, non uccidono a dei disarmati.
A: anche se fosse ci siamo io e Felipe, non vi lasceremmo mai morire, siamo una famiglia.
P: va bene, andiamo.

*fine flashback*

entrano, non ho più la visuale su di loro cazzo.

andiamo dalla porta sul retro che ovviamente è sorvegliata.
aggiungiamo il silenziatore alle nostre pistole e spariamo, uccidendoli.
Entriamo, prima io e poi lui.

Io: we we e noi non siamo i benvenuti?

Io: we we e noi non siamo i benvenuti?

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F: scortese da parte vostra, signori.

iniziamo a sparare, schiviamo colpi, facciamo uscire mamme e bambini e senza farlo notare anche la mia famiglia.
rimaniamo solo io e lui contro una ventina di uomini, sale in me l'ansia ma non mi faccio intimidire.
tutto d'un tratto sento una voce.

C.c(capo clan): perché siete qui?
Io: hai mandato uno dei tuoi stupidi uomini a uccidermi.
C.c: e tu caro signor. Ferreira?
Io:vi conoscete?
F: non è il momento, di parlare del perché sono qui.
C.c: che è non le hai detto la verità?
F: non ne ho avuto il coraggio, non riuscivo a dirle che mio fratello di sangue ha ucciso nostro padre.
C.c: tu mi incolpi, ma non sai la realtà dei fatti

la figlia della mafiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora