La mattina dopo controllo subito il telefono, ma nulla: quella mia stupida domanda giace ancora priva di risposta, da ieri sera.
Mi pento ancora di più di averla inviata e vorrei tanto tornare indietro per non farlo, ma ormai la mia stupidità è stata segnata ancora una volta.
Mi preparo e compio il tragitto verso scuola per l'allenamento mattutino, col timore di vederlo che esplode appena lo trovo da solo in palestra una volta arrivato. Tentenno un po' sulla porta, decidendomi solo dopo un profondo respiro ad entrare, salutandolo con quanta più disinvoltura riesca a fingere. <<Buongiorno...>>
<<Buongiorno>> ricambia lui girandosi a guardarmi con un sorriso e mi rendo conto di arrossire.
Vado verso lo spogliatoio per nascondermi, ma lo noto seguirmi subito e rimanere a fissarmi mentre mi cambio.
<<Che c'è?>> chiedo imbarazzato ricambiando lo sguardo.
<<Mi avevi chiesto spiegazioni sulle mie parole, no? Posso darti una risposta>>
Ora non sono più tanto sicuro di volerla, ma dal suo comportamento calmo mi viene da pensare che possa non essere così male.
<<Ho sbagliato a scriverlo, non volevo...>> mormoro cercando di rimanere tranquillo, tenendo gli occhi sul pavimento e la maglietta ancora tra le mani.
<<Hai fatto bene invece>> mi interrompe subito in un sussurro, portando una mano tra i miei capelli per metterne un ciuffo dietro l'orecchio.
Arrossisco di colpo e alzo lo sguardo su di lui. <<C-che intendi?>>
<<Non ti ho mai odiato Shoyo, odiavo solo l'idea di non poterti mai avere>>
Rabbrividisco non riuscendo a smettere di guardarlo, arrossendo ancora di più.
Se è un sogno non svegliatemi.
Non riesco a dire nulla, ma per fortuna lui mi salva continuando a parlare.
<<Pensavo di non poterti mai stare accanto e quindi mi comportavo male... ma dalla tua reazione ho capito che forse ti interessa quanto me>>
<<Tobio, io... tu mi sei sempre piaciuto, ecco>>
Forse sto sbagliando tutto?
Ma lui sorride e capisco di non essere fuori traccia, non riesco a crederci.
<<Anche tu... mi dispiace per tutte le volte in cui ho sbagliato, ma permettimi di farmi perdonare>>
<<Non devi, va tutto bene, tu...>> provo a rassicurarlo, ma mi blocco quando lo vedo avvicinarsi di più.
E poi, non so come succeda, ma sento le sue labbra poggiarsi dolcemente sulle mie. Sgrano gli occhi, ma poi li richiudo per godermi il momento, non riuscendo a non sorridere e rimanendo a guardarlo quando si separa da me.
<<Lo vuoi davvero?>> chiedo titubante, temendo ancora di star travisando tutto.
<<Eccome, e tu?>>
Annuisco trattenendo un sorriso ancora più ampio, guardandolo con gli occhi lucidi. <<Non voglio altro>>
E così mi bacia ancora, abbracciandomi forte. Lo tengo stretto con le mani sui suoi fianchi, sperando che tutto questo possa non finire mai.Durante l'allenamento la distrazione ha la meglio più del solito dopo l'accaduto, eppure non mi importa molto.
<<Hinata, dove hai la testa?>> chiede l'allenatore appena manco l'ennesima ricezione.
"Sapesse, mister", vorrei rispondergli, ma mi scuso in fretta imbarazzato e cerco di tornare sul gioco.
Lo noto sorridere ogni volta e non riesco a non farlo anch'io, cercando di non mostrare la direzione dei miei sguardi, ma non mi importa davvero di nulla.Anche in classe non penso ad altro che a lui, ma tanto non è una novità che la mia testa sia altrove, e ugualmente in questo caso i rimproveri non mi pesano granché.
Alla fine della giornata, ad allenamento pomeridiano concluso, rimaniamo solo noi davanti alla porta mentre usciamo.
Mi prende delicatamente la mano e sorriso, stringendo la sua con più forza come per rassicurarlo che vada bene, e ci incamminiamo verso l'incrocio dove ci separiamo.
<<A domani allora>> lo saluto con un sorriso, incerto se possa baciarlo o meno. Ma lui mi toglie ogni dubbio.
<<A domani>> sorride avvicinandosi per baciarmi, tenendomi per i fianchi.Una volta a casa mi lascio cadere sul letto, continuando a sorridere nonostante la stanchezza, ripercorrendo con la mente ogni passo di quella giornata meravigliosamente assurda.
Realizzo quanto un messaggio possa cambiare le cose... e quanto abbia fatto bene ad inviarlo davvero.
STAI LEGGENDO
Focus // Hinata; Haikyuu!!
FanfictionHinata si sente costantemente incompreso e inadeguato, soprattutto da se stesso: ha l'ADHD, ma per tutti è soltanto disattento e rumoroso, fastidioso ed esuberante. Sempre più stanco di questa concezione, soprattutto da parte di Kageyama, la persona...