8. MOCCIOSUS SPIONE

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 David Montgomery, Capitano di Quidditch, si leccò il dito e lo sollevò verso il cielo senza vento

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David Montgomery, Capitano di Quidditch, si leccò il dito e lo sollevò verso il cielo senza vento.

«Condizioni di volo perfette.» annunciò a James, che era in piedi accanto a lui al centro del campo di Quidditch. C'era sempre una tale energia li, come un brivido ronzante che gli riempiva le orecchie. Era iniziata come una bella mattinata. Fasce di sole tenue cadevano sul campo mentre nuvole bianche velate passavano sopra al castello. Il vento sibilava appena.

«Certo» continuò Montgomery. «Avrei preferito fare le prove con un brutto temporale o almeno un po' di pioggia per vedere a che punto siamo davvero, ma ci accontenteremo.»

James emise un grugnito di assenso, chinandosi sulla sua scopa mentre osservava gli spalti. Un bel po' di persone erano venute a guardare, compresi i suoi compagni, che lo avevano preso in giro per le prove per tutto il tragitto. Sperava che non capissero quanto fosse nervoso in realtà. James sapeva di essere due volte più bravo di qualsiasi aspirante Cacciatore Montgomery avrebbe potuto lanciargli contro, ma ciò non significava che la sete di dimostrarlo a se stesso non lo stesse consumando, facendogli anche salire un po' di nausea.

Non era stata colpa sua se avevano perso la coppa l'anno scorso. Dopotutto, era appena sfuggito da quel Bolide... Mettendo da parte quel ricordo, James montò sulla sua scopa e partì, con un nodo nervoso allo stomaco. Montgomery aveva deciso di iniziare con i Battitori, quindi James volò verso il gruppo di Cacciatori speranzosi in bilico vicino agli spalti, ridendo e applaudendo mentre Kingsley Shacklebolt batteva Bolide dopo Bolide attraverso il campo. I candidati più abili erano uno del sesto e l'altro del settimo anno, che James non conosceva. Aisha Collins fluttuava a pochi metri di distanza, chiacchierando con un gruppo di ragazze sconosciute. Una ragazza alta, nera con lunghe trecce e un sorriso luminoso, era stata nella squadra l'anno scorso e aveva una finta davvero eccellente. Se Aisha era innervosita per dover provare di nuovo, non lo diede a vedere, offrendogli un saluto allegro prima di tornare dalle sue amiche.

«Potter» disse uno del sesto anno mentre James si avvicinava. «È bello vederti.»

«Ehm, anche tu...»

«Bertram. Bertram Aubrey.» Il ragazzo offrì la sua mano e James gliela strinse. «E quelli sono Jack Gully, Lance Haverthorn e Morris Finchley.» Gli altri ragazzi gli fecero un cenno con la testa. Morris Finchley, un ragazzo dalla faccia nodosa con una corona di brufoli e un naso rosa, gli fece il pollice in su. «È Finch. Non chiamarmi Morris.»

«Lieto di conoscerti.»

«Allora» disse Bertram «qui per riconquistare il tuo posto, eh?»

«Questo è il piano» disse freddamente James, adottando un'immediata e forse ingiusta antipatia per il ragazzo del sesto anno.

«Vuoi diventare Cacciatore?»

Bertram scrollò le spalle. «Cacciatore, Cercatore, Portiere, qualsiasi cosa...» disse, come se le posizioni fossero intercambiabili. L'antipatia di James crebbe.

The Last Enemy: The Howling Nights by CH_Darling [TRADUZIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora