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Capitolo 8

Oggi finisco prima di studiare passo dal club di acustica prima dell'appuntamento con Ai Saifah. Mi siedo a suonare la chitarra pizzicando le corde come Ai Saifah mi ha insegnato, ma i suoni continuano ad essere innaturali, cosa che succede quando non premo le corde a sufficienza, e mi innervosisco sempre.

"Come va?" Una voce che riconosco arriva con il rumodre di Ai TenTai che apre la porta.

"Come puoi vedere."

"All'inizio pensavo fosse un cane che ululava."

"Stronzo!" Lo insulto e alzo il dito medio: "A proposito, come mai sei qui?"

"Jay mi ha fatto venire qui a portarti dei dolci. Teme che tu possa tirarti fuori dal progetto perché troppo demoralizzato. Così ho dovuto cercare qualcosa per fare una qualche offerta."

"Non sono un bambino."

"Oh? Allora i dolci che ti ho portato sono sprecati? Me li riporto indietro..."

"Ormai li hai comprati!" Allungo una mano ad afferrare i dolci dalle sue: "Non hai gli allenamenti di calcio?" Gli chiedo mentre spacchetto i dolci.

"Sì, ma mi hanno detto di portarti prima quelli. Anche Ai Jay pare abbia avuto una riunione e mi ha trascinato, come puoi vedere."

"Ooh."

"Allora qui come va? Ti stai allenando da un paio di giorni, non è male, no?"

"Al mio livello."

"Riesci?"

"Col cavolo! Le dita mi fanno un male cane e vorrei smettere una dozzina di volte al giorno."

"Non puoi! Non puoi smettere! Ce lo hai promesso!" Tira subito in ballo la mia promessa.

"Sì sì, lo so."

"Saifah non è ancora arrvato?"

"Nono lo so. Non l'ho ancora visto."

"Chiamalo."

"Non ho il numero." Rispondo, ed è vero. Perché non gli ho mai chiesto né il numero, né il contatto Line. Quando siamo andati insieme a comprare il plettro, me ne sono dimenticato.

"Ecco, prendilo. Te lo memorizzo."

"Non lo voglio."

"Quanto te la meni."

"Oppure lascia che io chiami dopo."

[NdT Scusate, non capisco questa frase, non sono sicura di averla tradotta bene.]

"Non è necessario."

"E allora che fai se non viene?"

"Torno a casa."

"Senti, maledetto testardo. Ora lo chiamo." Ai TenTai sta per prendere il cellulare per chiamare Ai Saifah ma la porta si apre prima che possa farlo.

"Stai ancora disturbando il nostro amico?" Un'espressione contrariata accompagna la voce di P'Jay. Non ce l'ha con me, ma con TenTai.

"Disturbando? Gli ho portato degli snack come mi hai detto."

"Non potevi portarglieli e poi andartene?"

"Non possiamo chiacchierare un po?" Ai TenTai borbotta sottovoce ma si alza in piedi. Prende il cellulare con il quale prima stava per chiamare Ai Saifah e lo rimette nella tasca dei pantaloni: dev'essersi dimenticato cosa stava per fare. "Allora io torno agli allenamenti."

"OK. Impegnati."

"Anche tu, in bocca al lupo." Annuisco scocciato al mio amico e faccio un sorriso imbarazzato a P'Japan. Lui spinge la testa del mio amico prima di uscire insieme dalla stanza. E' davvero divertente vedere Ai Tai così impaurito perché di solito si dà tante di quelle arie che forse non si può fare a meno di pensare che debba trovare qualcuno che lo riporti con i piedi per terra.

Why R You? [SaifahxZon] [Traduzione italiana autorizzata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora