Capitolo 2

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Hope's pov

Secondo giorno di scuola

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Secondo giorno di scuola.
Dovevo ammettere che mi mancava la mia vecchia scuola e tutti i miei amici, non sapevo per quanto tempo sarei riuscita a reggere.

Non sarei dovuta andare a quello stupido allenamento, ho rischiato di espormi.

«Non mi hai detto come ti sei trovata a scuola.» Chiese Keelin.

Feci spallucce.
«Poteva andare peggio.»

«Hai fatto amicizia?» Chiese Freya.

Rimasi in silenzio mentre sorseggiavo il mio tè. Freya e Keelin mi guardarono con aria di rimprovero.

«Okay, oggi ci proverò.» Alzai le mani difensiva.

«So che ci sono soprannaturali nella scuola, e li ho sentiti parlare di qualcuno che sta uccidendo licantropi, ne avevate sentito parlare?»
Keelin e Freya scossero la testa.
«Abbiamo sentito parlare degli omicidi ma non sapevamo fossero licantropi.»

Freya ora era molto preoccupata.

«Hope, non metterti ad indagare e sta lontana dai guai!»

Si girò verso Keelin e la baciò
«Ti prego sta attenta.»

«Penserò io a scoprirne di più, parlerò con lo sceriffo.» disse lei.

«Tranquilla, starò attenta.»
Sorrisi e diedi loro un bacio sulla guancia prima di recarmi a scuola.

La giornata passò velocemente. Continuai a starmene per conto mio.
Farsi degli amici voleva sempre dire aprirsi e confidarsi l'uno con l'altro e non era qualcosa che ero ancora pronta a fare.

Stiles mi guardava in modo diverso da ieri, la mia ipotesi era che Scott abbia percepito che sono un licantropo e glielo abbia detto.

Avevo aperto la portiera dell'auto e stavo per salirci quando qualcuno mi afferrò il polso.
«Ti consiglio di mollare la presa o quello che farò sarà molto spiacevole.» Minacciai.

Come avevo dedotto dall'odore mi girai per trovare Scott.

«Dobbiamo parlare» Strinse sempre di più la presa.

«Non sono interessata.» Risposi.

«Non hai altra scelta.» Disse Stiles, che notai essere accanto a lui.

Lui fece brillare gli occhi, erano rossi. Il che voleva dire che era un alpha.
Feci brillare i miei, che erano di un giallo acceso.
Mi liberai dalla presa.

«Ora che ci siamo presentati vorrei andare a casa.» Stiles chiuse la portiera della mia auto impedendomi di salirci.

«Stiles, sei carino ma se tocchi di nuovo la mia macchina ti uccido.» Lo avvisai.

«Non prima che tu risponda ad alcune domande.»
Risi e scossi la testa.

Che faccia tosta.

«Non ti devo niente, non sei il mio alpha.»

LA PROFEZIA - Stiles Stilinski & Hope MikaelsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora