Capitolo 8

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Stiles si trovava a scuola, ormai era all'ultima ora scolastica prima di poter tornare a casa. si era ovviamente portato tutto dietro sulla ricerca e anche il libro che gli diede il Druido, non aveva finito di leggere ciò che c'era scritto.

controllò che il professore fosse distratto per tirare fuori il libro dallo zaino, appena il professore si girò colse l'occasione per girarsi verso lo zaino. era vicino al posto con la finestra, appena si voltò vide fuori un volto famigliare che gli fece bloccare il battito per 1 secondo.

Derek. Che cosa ci faceva lì a scuola, sembrava stesse aspettando qualcuno. Si girò verso la classe di Stiles, si buttò con la faccia sul banco per non essere visto anche se sicuramente la sentito. maledetti sensi da lupo.

<<Prof scusi posso uscire prima? non mi sento bene.>> il professore annuì, Stiles raccolse tutte le sue cose e uscì dalla classe andando verso gli spogliatoi.

avrebbe aspettato fino a quel momento il suono della campanella, pensando ad un modo evitarlo. poteva passare dal retro? fare tutto il giro e salire in macchina. Oppure camminare in un gruppo ampio di studenti quando la campanella suonerà, passargli accanto in modo che non senta il suo odore sperando non lo senta e che non stia cercando proprio lui.

perché poi dovrebbe cercare proprio Stiles? non ne capirebbe il motivo... a meno che il Druido gli abbia detto qualcosa? nono non poteva sapeva che non l'avrebbe fatto.

alla fine continuando a pensare la campanella suonò. Si alzò di scatto correndo verso l'uscita con altri studenti sperando non lo vide, camminava nel mezzo agli studenti fino a quando lo vide poco più avanti, il suo cuore cominciò a battere più veloce del previsto, appena il gruppo di studenti si sciolse un po' corse verso la macchina sentendosi lo sguardo del moro addosso.

salì velocemente sulla sua bellissima jeep per mettere in moto e andare a casa più velocemente che poteva. Non si girò neanche un secondo verso il moro, però sapeva che lui poteva sentire il battito del suo cuore, aveva capito della sua presenza.

<<quindi mi stai ignorando Stiles eh? sarà dura>> disse il moro per poi salire sulla sua macchina e partire.

Stiles arrivò a casa così presto che si stava chiedendo perché aveva reagito in quel modo, perché il suo batteva così forte, perché aveva paura di incrociare il moro??.

salì in camera sua appoggiando lo zaino vicino alla scrivania e si buttò sul letto pesantemente rilasciando un piccolo gemito.

si girò un attimo verso lo zaino. <<sono troppo stanco per continuare a leggere e penso di aver letto anche fin troppo.>>

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il giorno dopo a scuola rivide il moro, come il giorno dopo ancora e fu così per 3 giorni consecutivi. ha fatto qualsiasi cosa per ignorarlo o evitarlo.

era appena arrivato alla sua macchina cercando di mettere in moto, ma la macchina non partiva.

<<nono non adesso ti prego>> provò a farla ripartire fino a quando si incazzò e tirò una testata sul volante.

qualcuno bussò al finestrino, il suo cuore cominciò a battere più velocemente del previsto. Alzò la testa girandosi lentamente verso il finestrino.

tirò giù il finestrino. <<c-ciao Derek>> disse con voce tremolante.

<<vedo che hai bisogno di un passaggio.>> confermò il moro senza togliere mai gli occhi di dosso al più piccolo, si vedeva che Stiles voleva cercare una via di fuga ma non ci riuscì quindi accettò il passaggio di Derek.

scese dalla sua macchina per salire su quella del moro. poco dopo che il più grande mise in moto spezzò il silenzio.

<<che hai Stiles? non sei mai stato così nervoso attorno a me negli ultimi 2 anni>> Stiles sapeva il perché ma non poteva concedersi che il moro lo venisse a scoprire non subito e non in quel momento lì.

<<nulla...>>

<<menti Stiles.>> disse il moro tenendo sempre lo sguardo sulla strada.

<<A TE COSA INTERESSA??>> sbottò allora Stiles incazzato.

il moro fermò la macchina girando la faccia verso Stiles cercando un contatto visivo.

<<mi interessa Stiles.>> Stiles ha cercato di non perdersi nei suoi occhi foresta ma era già troppo tardi, si stavano guardando con un silenzio mortale.

poi poco dopo stacco lo sguardo per guardare fuori dal finestrino, allora il moro rimise in moto portandolo a casa. Per tutto il viaggio poi rimasero in silenzio.

<<grazie del passaggio Derek.>> disse in modo freddo.

<<ti porterò e ti passerò a prendere tutta la settimana, finché la tua macchina non si aggiusterà>> concluse il moro senza aspettare una risposta dal più piccolo se ne andò.

Stiles non voleva il suo aiuto ma ormai era troppo tardi per ribattere.

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nei due giorni successivi Derek fece come detto, lo prese e lo portò a scuola e poi lo riportava a casa, in quei due giorni non aveva parlato chissà quanto. Solo dei grazie da parte di Stiles, Derek voleva rompere il silenzio ma aveva paura di dire qualcosa di sbagliato.

nel 3 giorno però Stiles non andò a scuola, Derek era fuori ad aspettarlo. 10 minuti di ritardo, 20 minuti, poi 30.

allora il moro spense la macchina e cercò un entrata. Vide una finestra semi aperta e capì che era la camera di Stiles, fece un salto in modo da arrivare alla finestra.

aprì la finestra ritrovandosi Stiles per terra che dormiva in una posizione davvero buffa e vari fogli sparsi, sulla scrivania c'era un libro. Il moro andò a ricordarsi che era lo stesso libro che il Druido diede a Stiles.

si avvicinò alla scrivania vedendo che il libro era già aperto in una pagina.

due persone con lo stesso simbolo sulla pelle.

stava per leggere quando sentì un urlo da checca isterica dietro di lui.

<<AHHHHH!>> Stiles si alzò di botto con il cuore a mille.

<<CHE CI FAI IN CAMERA MIA DEREK>> stava rilasciando imbarazzo e ansia.

<<ti stavo aspettando, e non stavi arrivando quindi di conseguenza sono venuto a controllare che stessi bene.>> al più piccolo gli si fermò il battito per un secondo, Derek si era preoccupato per lui?...

<<ti sei preoccupato per me?...>> disse a bassa voce ma sapendo che il moro poteva sentirlo bene. il moro non si aspettava quella domanda, non sapeva come rispondere quindi cambiò discorso.

<<che cos'è questo?>> il moro puntò il dito verso il libro aperto, Stiles allora si riprese del tutto vedendo che per terra e in giro per la camera c'erano vari fogli sparsi per la ricerca.

si avvicinò al libro chiudendolo di botto. <<nulla che ti riguarda>> avrebbe dovuto scegliere altre parole.

<<stai mentendo Stiles, perché mi menti continuamente? che cosa mi stai tenendo nascosto?>> chiese il moro avvicinandosi al ragazzino. Stiles notò che il più grande si stava avvicinando e la cosa lo metteva in imbarazzo...

<<n-nulla>>

<<bugia.>> disse avvicinandosi ancora al più piccolo. Stiles fece dei passi indietro ogni volta che il più grande si avvicinava.

<<i-io non posso dirtelo...>> disse facendo ancora un passo indietro ritrovandosi contro il muro.

<<potresti ma non vuoi, perché?>> il cuore di Stiles batteva davvero velocemente. il moro ormai si ritrovava a pochi centimetri di distanza, non sapeva cosa dire o forse si...

<<i-io ecco emh... ho trovato la mia anima g-gemella...>> alla fine era vero ma non poteva dirgli chi era.

<<mh>> il moro si allontanò.

<<l'ho scoperto ormai da 1 settimana e non lo sa nessuno tranne Deaton e t-tu.>>

<<capisco.>> disse il moro per poi andarsene, Stiles fece un sospiro di sollievo perché non sapeva più che cosa inventarsi, se gli avrebbe chiesto chi era sarebbe stato un problema.

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