Capitolo 6

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Oggi è mercoledì, ciò vuol dire che mancano cinque giorni alla consegna della canzone.

Mi vesto, mi lavo, scendo giù e aspetto l'autobus. Strano, ancora deve arrivare, controllo l'orario e MERDA sono le otto meno un quarto. L'autobus è gia passato, chi potrei chiamare? Mia mamma oggi lavora, Giovi e Marco sono già a scuola... Roberto. No,no,no, non posso chiamare lui. Jake? No, lo conosco da solo un giorno e poi non ho neanche il suo numero. Ok Hope fatti coraggio e chiama Roberto. Compongo il numero e dopo due squilli risponde

-Hope?!-

-Si, sono io-

-Bhe, come mai mi hai chiamato?-

-Vorrei chiederti un favore, ho perso l'autobus. Non è che potresti passarmi a prendere con la tua auto?-

-Certo, arrivo subito-

-Ehm grazie-

Chiudo la telefonata, la sua voce era calma e non mi sembrava tanto dispiaciuto del fatto di dovermi passare a prendere. Quel ragazzo mi sorprende ogni giorno di più. Dopo circa cinque minuti, una macchina nera dall'aspetto costoso parcheggia nel mio viale.

-E' lei la signorina che ha richiesto il mio passaggio?- mi dice abbassando i finestrini della macchina

-Si, sono io- inizio a ridere ed entro in auto

-Bene puo' spiegarmi come ha perso l'autobus- continua col suo fare scherzoso mentre fa partire l'auto.

-Smettila di parlare così, mi dai sui nervi. Credo di essermi svegliata tardi-

-Pigrona! Comunque, oggi torniamo insieme a casa? Per finire la canzone-

Annuisco

-Posso domandarti una cosa?- gli dico

Lui acconsente.

-Perché ora ti comporti in modo diverso con me?-

-Non lo so, tu sei l'unica che mi sia mai riuscita a tenere testa, da quando vengo a casa tua intendo. Mi dispiace per essermi comportato da stronzo con te. Non volevo, devi credermi-

Mi scendono delle lacrime.

-Però lo facevi, e mandavi i tuoi amici a farmi picchiare, mi trattavi male, io..- scoppio in lacrime.

Non posso credere a quello che sto facendo, sono nell'auto del mio bullo e gli sto dicendo quanto ho sofferto. Credo di star diventando pazza.

Roberto accosta velocemente, mi guarda e mi asciuga le lacrime.

-Hey, non mi sono mai reso conto di quanto male ti trattavo, mi dispiace con tutto il mio cuore di averti fatta star male. Se potessi mi picchierei da solo. Ti prometto che da oggi in poi chiunque osi avvicinarsi a te la pagherà cara-

Lo guardo negli occhi, non avevo mai notato quanto erano belli. Non sono di un colore particolare, ma sono i suoi ed è questo che fa la differenza. Mi fanno impazzire, lui si avvicina ed io faccio lo stesso, riesco a sentire il suo fiato caldo sulla mia pelle e sento i battiti accelerare nel mio petto. Ma poi mi rendo conto che è tremendamente sbagliato e mi allontano. Cerco di cambiare discorso.

-Adesso è tardi per andare a scuola non credi?-

-Si, credo proprio di si. Cosa ti andrebbe di fare?-

-Non so. Ti piace il gelato? Magari andiamo al fiume, lì c'è una gelateria che fa un gelato strepitoso-

-Ok, andiamo lì-

Dopo essere arrivati e aver preso il gelato facciamo una passeggiata sul fiume.

-E' strano sai?- mi dice

-Cosa?-

-Niente, il fatto che tu ed io passiamo del tempo insieme-

-Lo penso anch'io-

-Oddio, ma io devo andare a pranzo con Jake-

-Sarà per la prossima volta- mi dice lui

-No, devo andarci subito, mi accompagni?-

-Aspetta un attimo, io dovrei accompagnarti ad un appuntamento?-

-Ehm tecnicamente... Si- faccio un sorriso

-Mai e poi mai-

-Perché?-

-Non ti accompagnerò al tuo stupido appuntamento. Discorso chiuso-

-Ah, adesso ho capito, sei geloso-

Quasi si affogava con la saliva dopo la mia affermazione.

-E perché mai dovrei essere geloso?-

-Perché non vuoi che esca con Jake. Guarda il lato positivo, se ci sarei andata di sera avrei messo uno di quei vestitini aderenti, scollati e corti. Tu non vuoi questo vero?-

-Credo di aver cambiato idea. Ti accompagno subito-

-Bravo-

Andiamo in macchina e mi accompagna davanti la scuola. Scendo dall'auto e lui fa lo stesso. Mi dirigo verso l'entrata e lui mi segue. Rimango ad aspettare e lui resta con me.

-Ma cosa sei uno stalker o cosa?- gli domando

-Sto solo aspettando che quel fottuto Jake venga a prenderti-

-1 non chiamarlo "fottuto" perché questa è una cosa figa che fanno nei libri. 2 non sono una bambina e posso benissimo aspettarlo da sola. 3 è un appuntamento!-

Lui sorride beffardo fregandosene delle mie parole e nello stesso istante arriva Jake.

-Allora splendore sei pronta?- mi dice Jake dandomi un bacio sulla guancia.

-Si, andiamo?- gli domando arrossendo.

-Subito- mi sorride

Mentre ci avviamo al ristorante Roberto ci ferma dicendoci..

-Vengo anch'io-

Vi prego sparatelo!

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