Capitolo 8

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Giovedì. Mancano quattro giorni alla canzone. Ieri è stata una giornata di merda tra Jake e Roberto è stato un incubo. Il mio blog non funziona ed in più siamo nell'ultimo periodo scolastico, ciò vuol dire: interrogazioni e compiti in classe. Oggi ho due interrogazioni ed un compito. Sono proprio stufa. In più è da martedì che non sento né Giovi ne Marco, e la cosa non mi piace. Decido di chiamare Giovi e farmi passare a prendere, non ho voglia di prendere l'autobus. Dopo all'incirca un quarto d'ora una ragazza bruna si ritrova nel mio vialetto.

-Chi non muore si rivede- mi saluta

-Hai ragione, ma non sai ieri cosa è successo-

Mi guarda stranita. –Cos è successo di così grave?-

Le spiego tutto mentre camminiamo verso la scuola.

-Oddio mio! Ma dici sul serio?-

Annuisco –Ho avuto proprio una bella giornata- sorrido

-Se quella è una bella giornata io mi chiamo Marco Vitale-

-Qualcuno ha per caso pronunciato il nome più bello del mondo?- ci raggiunge Marco quasi all'entrata

-Sempre il solito- gli do una leggera spinta.

-Ma si può sapere che fine avevi fatto?- mi domanda il riccioluto.

-Lunga storia- risponde Giovanna al mio posto.

Mentre poso i libri nell'armadietto, qualcuno mi gira verso di sé violentemente.

-Hope ci servono dei soldi- mi dice con aria rude Paolo Longari, dei Bulls.

-Non ho soldi- gli rispondo sincera e intimorita

Mi tiene per la maglia saldamente e mi mostra il pugno. Marco e Giovi non ci sono cazzo.

-Sgancia quei soldi altrimenti..- mi minaccia ed io chiudo gli occhi aspettandomi il peggio.

-Altrimenti?- una voce blocca Paolo che mi lascia immediatamente

È Roberto, c'era da aspettarselo. Si avvicina a lui.

-Non hai risposto alla mia domanda- incrocia le braccia al petto

-Bhe io volevo..- cerca di giustificarsi il malfattore

-Tu. Non. Volevi. Niente. E ora vattene- Roberto lo caccia via e poi si avvicina a me

-Ti ha fatto qualcosa? Tutto bene?-

-Si- rispondo freddamente. E mi dirigo verso la classe di chimica.

-Ciò vuol dire che stai bene o che ti ha fatto male?-

-Vuol dire che devi sparire!-

-Qualcuno ha il ciclo. Uh, roba piccante-

Lo fulmino con lo sguardo. –Non ho il ciclo! Sono arrabbiata con te-

-Ancora per la storia di ieri?-

Non lo rispondo e continuo ad andare verso la classe, ma lui mi si para davanti.

-Dobbiamo finire la canzone, come facciamo?-

Alzo gli occhi al cielo.

-Tanto meglio. Mi sfogherò un po', come ho già fatto con l'altro pezzo della canzone-

-Questo è un esplicito riferimento al fatto che la canzone era dedicata a me-

Il sangue mi bolle nelle vene. –Devo essere interrogata vuoi farmi il piacere di toglierti dai coglioni?-

-Guardami negli occhi e dimmi che non era dedicata a me- mi solleva il mento

-We are face to face but we don't see eye to eye. Ricordi?-

Dopo di questo si sposta e mi lascia finalmente andare nell'aula di chimica.

Quando ritorno a casa accompagnata da Giovi ci raccontiamo come al solito le nostre giornate, lei mi racconta del suo 4 in fisica e io le chiedo a cosa servano chimica e fisica in una scuola di canto. Arrivo a casa un po' stanca. Saluto mia madre e poi vado a mettermi sul mio amato letto. Mi appisolo un po',poi mia madre mi sveglia dicendomi che c'è qualcuno per me. E sorpresa delle sorprese indovinate chi è? È Roberto! Youppy yeah! Ok questo riposino non mi ha fatto bene alla testa.

Entra in camera mia e mi dice –Ho portato la chitarra per la canzone-

-Poggiala lì- gli indico il letto, poi prendo il computer ed insieme rileggiamo quella canzone.

-Qui dovrebbe iniziare il ritornello- mi dice

Annuisco –Like fire and rain?-

-Like fire and rain- mi fa eco

(Come fuoco e pioggia)

-You can drive me insane-

-You can drive me insane- continua come prima

(Tu riesci a farmi inpazzire)

Prende la chitarra ed io continuo

-But I can't stay mad at you for anything-

(Ma io non posso arrabbiarmi con te)

-We're Venus & Mars- propongo

-We're Venus & Mars-

(Siamo Venere e Marte)

-We're like a different stars- lo guardo

-We're like a different stars-

(Siamo come stelle diverse)

-But you're the harmony to every song I sing

And I wouldn't change a thing. Mi piacerebbe finire il ritornello così però cantandolo insieme- propone Roberto

Annuisco e la cantiamo insieme

(Ma tu sei l'armonia di ogni canzone che canto

E non cambierei niente)

Si gira e guarda l'orologio.

-è tardissimo devo andare- prende la sua chitarra e scappa via.

Decido di inseguirlo ed esclamo tra me e me "Questa volta non mi scappi!"

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Hope's blog|| Jemi e NelenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora