Speciale 400 letture

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Allora
Lo so' che 400 letture è un po' come festeggiare i 28 anni, cioè del tutto superfluo visto che manca poco ai 30 (o alle 500 letture), MA io mi sento in dovere di ringraziarvi perché per me è comunque un grande traguardo.
Quindi eccovi uno speciale 400 Letture 🖖

♦♦♦♦

Yushiro sentiva chiaramente il graffiare e i lamenti provenienti dalla stanza al secondo piano.
Gli dispiaceva, ma adesso che Muzan sapeva dove erano dovevano portare in salvo le loro ricerche e poi loro stessi.
Si avvicinò alla porta.
《Yushiro》 sentì dire da dentro la stanza 《Ti prego Yushiro, fammi uscire da qua!》
La voce era triste, si sentiva che aveva pianto.
Himari avrebbe solo intralciato il trasferimento, se l'avesse lasciata uscire.
《Himari, non puoi uscire adesso》 rispose.
《Ma stare qua dentro da sola mi fa paura! Ti supplico Yushiro! Ti prometto che sarò brava e non vi darò fastidio, ma almeno fammi uscire!》
Lui sospirò, poi aprí la porta.
La ragazza gli gettò le braccia al collo e scoppiò a piangere.
《Dai su》 disse lui.
Non sapeva mai come reagire quando Himari lo abbracciava.
Gli piaceva, ma gli piaceva anche la Signora Tamayo.
Sentiva come se qualunque dimostrazione di affetto nei confronti di quella ragazza lo allontanasse dalla Signora.
《Ah, 'Mari, ma che ti sei fatta?》chiese prendendole un braccio.
All'altezza delle spalle aveva dei graffi, rossi e sanguinanti.
《...A-avevo paura...》rispose 《Sentivo dei suoni strani e non capivo cosa succedeva》
Yushiro annuì debolmente.
《Siamo stati attaccati da dei demoni, quindi adesso dobbiamo trasferirci》
Le spiegò 《Ti ricordi cosa devi fare quando hai paura?》
Himari si strinse nelle spalle.
《Respirare e fare crescere dei fiorellini》rispose sottovoce 《Ma non ho cinque anni, Yushiro. Se siete stati attaccati da dei demoni, potevo darvi una mano》
《'Mari, le tue kekkijutsu sono troppo deboli per poter essere utili》
Lei scoppiò a piangere.
Yushiro la prese gentilmente per un braccio e la portò dalla signora Tamayo, nel seminterrato.
Come lei la vide, un'espressione preoccupata comparve sul suo volto.
《Che cosa è successo, Himari?》chiese 《Ti sei ferita di nuovo?》
La ragazza annuì debolmente.
《Ed era perché avevi paura?》
Himari annuì ancora.
《E i fiorellini?》
《Non...non li ho fatti crescere》 rispose.
Sembrava vergognarsi delle sue azioni.
Dava sempre quell'impressione.
Anche un anno prima, quando l'avevano trovata in una bettola a Tokyo in punto di morte sembrava vergognarsi di aver tentato il suicidio.
A Yushiro dispiaceva che lei si sentisse sempre così.
《Su, falli crescere adesso i fiorellini》disse la signora Tamayo.
Himari aprì il palmo destro, sul cui cominciarono a germogliare tanti fiorellini colorati.
Poi, di colpo, i fiori smisero di crescere e appassirono.
Succedeva spesso, perché Himari non riusciva a gestire bene la sua kekkijutsu.
《Mi dispiace》 disse fra le lacrime 《Sono inutile》.
《Himari, tu non sei inutile, hai solo bisogno di un po' di pratica》
Lei annuì, ma le lacrime continuavano a scenderle dal volto.
《Yushiro, ti dispiacerebbe uscire un attimo dalla stanza? Devo curare Himari, quindi si deve spogliare》
Lui annuì e uscì, poi si diresse verso la stanza in cui era rinchiusa la ragazza.
Aveva visto Himari nuda, una volta, ma questo la Signora Tamayo non lo sapeva e non sarebbe mai dovuta  venirne a conoscenza.
Forse era per quello che la ragazza era più appiccicosa, pensò Yushiro.
Sapeva di piacergli.
La stanza di Himari non era davvero quella in cui l'avevano rinchiusa, di solito dormiva in una pseudo-cella nel seminterrato, per sicurezza.
Quella ragazza era imprevedibile.
Si ricordò che solo due giorni dopo che l'avevano salvata aveva tentato la fuga rinchiudendolo nella sua stessa cella e tentando di aggredire la signora Tamayo.
Sul soffitto e sulle pareti c'erano dei lunghi e profondi graffi, il pavimento era macchiato dal sangue.
Non c'era luce né naturale né artificiale.
Si ricordò che il buio a Himari faceva paura.
Di giorno dormiva sempre con una piccola candela appoggiata davanti alla sua cella.
Altrimenti dava di matto.
In realtà i demoni non avevano bisogno di dormire, ma Himari si stancava facilmente.
Yushiro sospettava che la trasformazione in demone avesse avuto delle complicazioni per cui la ragazza aveva ancora delle abitudini umane.
Avere a che fare con Himari era davvero strano, ti sentivi come se stessi camminando sulle uova.
Gli faceva tenerezza.
Avrebbe voluto abbracciarla, consolarla e dirle che lei andava bene così com'era.
Ma non ci riusciva, non poteva sapere come lei avrebbe reagito.
《Yu-chan》 disse una voce alle sue spalle.
Himari era sull'uscio e lo guardava.
《Ah, 'Mari. Come ti senti?》chiese.
Lei fece spallucce.
《Come sempre》 rispose.
Aveva ancora le guance umide e stava trattenendo le lacrime.
Himari si sentiva sempre triste.

♦♦♦♦

Ho appena realizzato di aver scritto un capitolo depresso.
Comunque Himari è il mio piccolo tesoro, le voglio troppo bene e mentre scrivevo mi chiedevo perché l'ho caratterizzata in questo modo triste
Adieu 🖖

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 11, 2023 ⏰

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