CHAPTER TWO

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La biblioteca è un'immensa fonte di informazione a Hogwarts, contenente decine di migliaia
di libri. Ogni studente è libero di passare il proprio tempo tra i volumi a studiare o rilassarsi. Ed è spesso piena di studenti durante le giornate che precedono dei compiti.

Juliette sbuffò. La biblioteca era praticamente vuota, fatta eccezione per alcune figure che sedevano in un tavolo accanto a lei. Se lo aspettava, dopo tutto nessuno andava in biblioteca il primo giorno di scuola. Ma sicuramente si sarebbe riempita già dalla settimana dopo. Sistemò La Repubblica di Platone nella sezione 'Libri babbani sulla Filosofia' e L'interpretazione dei Sogni di Freud in "Psicologia Babbana". Le piaceva che ad Hogwarts ci fosse una sezione -divisa poi in sottosezioni- dedicata ai libri Babbani. Li amava proprio. Pensava che i libri scritti da loro fossero i migliori, poiché, sopratutto nell'antichità, avevano pochi svaghi e dedicavamo tempo e davano la loro anima alla scrittura, trasmettendo tutte le loro emozioni.

Una figura dai capelli rossi alzò lo sguardo su di lei. "Freud è una figura molto amata e contestata fra gli psicologi di oggi. C'è chi sostiene la sua tesi e chi pensa che la storia sullo sviluppo psicosessuale del bambino sia una enorme cavolata. Petunia ha una amica che studia psicologia"-aggiunse, per spiegare il perché lo sapesse.

"Be', io mi intendo di filosofia, non di psicologia, dunque non saprei dirti"-sorrise lei-"Lily, che ci fai qua a studiare il primo giorno di scuola? Io non mi sono ancora ripresa dall'essermi dovuta alzare alle sei e mezza del mattino. Strano che non siate con Marlene a parlare di come avete passato le vacanze".

La seconda figura seduta accanto a Lily scosse la testa, rassegnata. "È venuta qua per prendere qualche libro da leggere. Marlene ha detto che aveva da fare, ma saremmo venute qua lo stesso, perché dobbiamo supportare la nostra amica il suo primo giorno da assistente della bibliotecaria".

"Alice, ma non c'è nessuno qui, tranne voi. Avrei capito se ci fosse stata più gente, ma siamo letteralmente solo noi"-le fece notare-"Perché non andate nella vostra Sala Comune a riposare?".

"Juliette, si da il caso che tu abbia avuto l'immensa fortuna di finire nella Casa Tassorosso e non in Grifondoro, insieme a quegli scalmanati. Stavamo per entrare nella Sala comune dopo la lezione di Rüf, quando ho visto Potter e gli altri parlare con Frank Paciock".

"Qui qualcuno ha una bella cotta"-disse Juliette, guardando Alice. La ragazza era arrossita visibilmente quando Lily aveva pronunciato il nome di Frank. Non potè che sorridere, felice che la sua amica fosse interessata a qualcuno.

"Shh, abbassa la voce!"-esclamò lei-"Qualcuno potrebbe sentirti". Alice continuava a cercare di negare che fosse evidente la sua cotta per Frank Paciock e che lui ricambiasse. Sembravano gli unici a non essersi accorti l'uno dei sentimenti dell'altro.

"Be', oltre alla signora Prince qua non c'è nessuno e ti assicuro che è già abbastanza impegnata a dormire. La vecchiaia le sta facendo prendere brutti colpi. Credo di aver fatto bene ad accettare questo posto. Mi da crediti extra per gli esami e mi permette di stare a contatto con la letteratura". Continuò a riporre i libri nelle loro sezioni.

ᴛʜᴇ ᴅᴀᴡɴ ᴡɪᴛʜᴏᴜᴛ ᴛʜᴇ ꜱᴜɴ - ʀᴇᴍᴜꜱ ʟᴜᴘɪɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora