CHAPTER SIX

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Juliette si stava dirigendo verso la sua amata biblioteca

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Juliette si stava dirigendo verso la sua amata biblioteca. Nonostante i primi giorni la bibliotecaria Prince si fosse rivelata quasi del tutto assente, i giorni successivi era tornata energica come prima. Immaginava che madame Pompfey, l'infermiera della scuola, le avesse dato delle vitamine per la stanchezza fisica. Fu quasi sul punto di dirigersi da lei e prostrarsi ai suoi piedi per mostrarle la sua gratitudine.

Quando giunse in biblioteca passò una buona quindicina di minuti ad aiutare un ragazzo del quarto anno a cercare un libro per Aritmanzia. Sfortunatamente non ricordava che volume dovesse prendere. "Non ricordo il titolo... forse era Aritmanzia per tutti oppure Aritmanzia oltre l'universo. La copertina se non sbaglio era verde... o azzurra?"-cercava di ricordare. Lei certamente non poteva sapere com'era fatto, perché spesso le edizioni cambiavano di anno in anno.

Perlustrarono ogni angolo della biblioteca alla ricerca di un suo compagno che sapesse il titolo preciso e alla fine fu in grado di consegnargli il libro. Passò davanti al tavolo dove si sedeva sempre e nel quale non si sedeva nessuno oltre che lei. Aggrottò la fronte quando si accorse che il tavolo che solitamente era sempre vuoto, in quel momento era occupato dalla figura di Remus, che, immerso nei libri, non si accorse di lei. Erano così tanti che per un momento non riuscì neanche a riconoscerlo.

"Remus?".

Lui alzò lo sguardo. A quanto pareva aveva riconosciuto la sua voce. "Oh, ciao, Juliette!"-la salutò. Lei lo fece cenno di abbassare la voce. "Che cosa ci fai qua?"

"Fino a prova contraria ci lavoro. Che cosa fai tu al mio tavolo?"

"Il tuo tavolo, eh?"-ripetè divertito Remus, alzando l'angolo della bocca. Juliette notò che quel gesto donava molto più a lui che a Severus Piton. Spostò la pila di libri più in là, così che non ci fosse nulla fra di loro. "Pensavo che fosse di proprietà della scuola".

"Lo sai che cosa intendo"-imbeccò lei, fermando il sorriso che cercava di allargarsi sulle sue labbra.

"Mi hai detto che è un luogo tranquillo dove non si siede mai nessuno e io in questo momento ho proprio bisogno di tranquillità"-spiegò, sfogliando le pagine del suo quaderno-"Ma se ti da fastidio posso sedermi da un'altra parte, per me non c'è alcun problema".

"No, no, stai pure qua"-lo fermò quando fece per alzarsi. "Insisto. Semplicemente mi chiedevo come mai qualcuno si fosse seduto qui. Mi sorprende che tu ti sia ricordato di quello che ti ho detto".

"Sono un buon ascoltatore"-dichiarò-"e ho una buona memoria. Stavo studiando Rune Antiche, comunque. È la mia materia preferita e di conseguenza è quella in cui mi impegno di più".

"Stento a credere che Remus Lupin abbia delle materia in cui si impegna di meno"-scherzò.

Remus arrossì. "Sì, be'... ognuno ha qualcosa in cui eccelle di più".

"E tu eccelli in Rune Antiche".

"Più che eccellere direi che che potrebbe diventare direttamente professore"-sentenziò una voce.

ᴛʜᴇ ᴅᴀᴡɴ ᴡɪᴛʜᴏᴜᴛ ᴛʜᴇ ꜱᴜɴ - ʀᴇᴍᴜꜱ ʟᴜᴘɪɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora