Oggi e' domenica, devo fare i compiti ma non ho
voglia cosi' faccio per aprire la porta ma
qualcuno la apre prima di me «rosaaa!»
corro ad abbracciarla. Mi era mancata tanto.
« come stai ali'» mi dice rosa con il suo accento napoletano
« va tutt bien» dico per farla ridere.
« allo' che mi dici, sei stata in carcere per do mesi» dico.
« e ja famm rilassa'» dice facendomi ridere.
« do sta ciro» chiedo, perche' lui e' il mio fratellone , anche se a volte si comporta male con me, ma e' pur sempre
mio fratello e gli vorro' sempre un po bene.
« sta di sotto ma ali'-» non fa intempo a finire che mi fiondo
di sotto « a ci'!» urlo scendendo le scale e
dirigendomi in salotto. « a alice!! Mi sei mancata
non sai quanto » corre anche lui verso di me e mi abbraccia «ancora in pigiama stai?» « si ancora» dico
facendogli la linguaccia « ali' vai di sopra con rosa»
mi rimprovera mio padre « perche' ?» chiedo.
Devo andarmene perche' devono parlare di lavoro vero?
« si ok, ho capito, vado» dico andandomene.«rosa» « si?» « cosa pensi che dicano di sotto?»
chiedo ma non riesce a rispondere che nostra
madre spalanca la porta « alice, rosa, dobbiamo parlare» dice nostra madre entrando nella stanza di rosa «ali' ,
rosa, sapete che tra do giorni ci sta il compleanno di papa'»
« si lo sappiamo» rispondiamo in coro
«bene, dovete fare una cosa con ciro, ma
e' molto pericolosa, ali' te la senti» mi chiede, con aria
da mamma protettiva « si me la sento»
ho sempre voluto andare a fare i mafiosi con loro
ma prima ero troppo piccola ma ora ho l'eta' giusta
per farlo, ok ho solo 19 anni ma che ci poss fa. E' piu' forte de me.
« ok. Allora dovrete uccidere una persona, ezio di salvo.
Ve la santite?» io e rosa prima di rispondere ci guardiamo,
ha una faccia che dice tutto ~sei sicura?, ce la fai? Sicura sicura?~ come ho detto tutto. «si» rispondo anche per lei
«ok, preparatevi, il lavoro e' tra do ore»
ok due ore a disposizione. Dopo di questo la mamma se ne va e
io corro in camera mia « ali' ma do vai?!» mi chiede rosa mentre corro « do ore a disposizione!»𝐩𝐨𝐯'𝐬 𝐫𝐨𝐬𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐜𝐢
« do ore a disposizione!» urla mentre corre verso camera sua,
davvero non vorrei rovinargli il suo momento ma non
e' una cosa bella, quella che stiamo
per fare, ci potrebbero riprendere, e io non voglio tornare la.
uffa devo prepararmi. Mettero' qualcosa di leggero.mancano 5 minuti e qualcuno bussa alla mia porta
« rosa ci sei? A mamma ci aspe sotto» dice « si arrivo»
𝐏𝐨𝐯'𝐬 𝐚𝐥𝐢𝐜𝐞 𝐫𝐢𝐜𝐜𝐢
« si arrivo» dice solamente questo e a me basta capire
che non vuole farlo ma deve per suo padre.
uscimmo tutti e tre di casa, salimmo in macchina e andammo
nel posto che ci aveva chiesto di andare nostra madre,
al parco. Non so bene perche' proprio li
ma non ci feci caso.dopo vari minuti arrivammo e trovammo un ragazzo, deve essere stato ezio. Era di spalle, infatti non ci sentii.
Noi eravamo ancora in macchina « alice, lo vuoi fare tu?»
mi chiese ciro, mentre mi porgeva la pistola .
Feci cenno di si, presi la pistola e presi la mira.
Pum. Non colpii ezio ma quello con cui stava parlando
« ali' che cazzo fai!» mi urlo' mio fratello. Ho appena ucciso una persona. Ucciso.
Mi sentiva malissimo per quello che avevo fatto
« a ali' dammi la pistola! ali' la pistola!»Urlava ciro.
Ma non riuscivo ad ascoltarlo. Ad un certo punto sentimmo la polizia ma nessuno se ne accorse. Scesi dalla macchina
con in mano la pistola, mi avvicinai a ezio che mi guardava schifata « zitto o te sparo» gli dico puntandogli la pistola contro
« puff!! Hahaha cosa vuole fare sta bambinna!? Vuole uccidermi
!? uhhhh che paura!» dice ma gli rispondo con tono « cazzo, dici! lo sai chi sono io!? Io sono alice ricci, sorella di rosa e ciro ricci
quindi te conviene sta zitto-» non feci intempo
a finire che i polizziotti mi circondarono « butta la pistola, la pistola» mi dissero con voce calma mentre guardavo mia sorella con mio fratello scomparire nella macchina degli sbirri.
Mollai la presa e buttai la pistola a terra, dopo di questo mi presero le mani e me le misero dietro alla schiena.
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𝑙'𝑎𝑛𝑔𝑒𝑙𝑜 𝑒 𝑖𝑙 𝑑𝑖𝑎𝑣𝑜𝑙𝑜 /////𝑬𝑫𝑶𝑨𝑹𝑫𝑶 𝑪𝑶𝑵𝑻𝑬
RomanceIN PAUSA! "cosa vuoi edo" dico, anche se so gia' la risposta « la sai la risposta, dilla.» dice mentre si avvicina. « mai» dico provocandolo, indietreggio fin che posso ma finisco per toccare il lavandino « dillo.» « no , ma se vuoi sapere una cosa...