«carmine?» «alice?» « ma voi due vi conoscete per caso?» chiede filippo mentre io e carmine ci abbracciamo «si.. siamo amici di infanzia.. ma tu ca' come stai?» «bene dai apparte quello stronzo di tuo fratello» «sii vero.. tieni ragione..» « ma voi come vi conoscete?» e io e carmine ci guardiamo e ridiamo « lo sai che conosce pure nina? Vabbo mo ti spiego» dice carmine
𝑟𝑖𝑐𝑜𝑟𝑑𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑎𝑟𝑚𝑖𝑛𝑒
𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑒𝑑𝑢𝑡𝑜 𝑠𝑢 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑎𝑛𝑐ℎ𝑖𝑛𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑎𝑟𝑐𝑜, 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑑𝑎 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑒 𝑛𝑒𝑠𝑠𝑢𝑛𝑜 𝑣𝑢𝑜𝑙𝑒 𝑣𝑒𝑛𝑖𝑟𝑒 𝑎 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑚𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒' ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑝𝑎𝑢𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝑚𝑒. 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑢𝑛 𝐷𝐼 𝑆𝐴𝐿𝑉𝑂 𝑚𝑖 𝑐𝑖 𝑑𝑒𝑣𝑜 𝑎𝑏𝑖𝑡𝑢𝑎𝑟𝑒 𝑚𝑖 𝑑𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜. 𝑀𝑎 𝑐𝑖𝑎𝑜𝑛𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑚𝑖 𝑎𝑏𝑖𝑡𝑢𝑜, 𝑣𝑜𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑏𝑖𝑚𝑏𝑜 𝑛𝑜𝑟𝑚𝑎𝑙𝑒. 𝐻𝑜 𝑙𝑎 𝑡𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑏𝑎𝑠𝑠𝑒 𝑎 𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑔ℎ𝑖𝑎𝑖𝑎 𝑓𝑖𝑛𝑐ℎ𝑒' 𝑛𝑜𝑛 𝑣𝑒𝑑𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑐𝑎𝑟𝑝𝑒, 𝑎𝑙𝑧𝑜 𝑙𝑎 𝑡𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑒 𝑣𝑒𝑑𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑏𝑖𝑚𝑏𝑎 « ℎ𝑒𝑦 𝑐𝑖𝑎𝑜! 𝑆𝑒𝑖 𝑑𝑎 𝑠𝑜𝑙𝑜? » «𝑠𝑖... 𝑛𝑒𝑠𝑠𝑢𝑛𝑜 𝑣𝑢𝑜𝑙𝑒 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑚𝑒» 𝑑𝑖𝑐𝑜 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑡𝑟𝑖𝑠𝑡𝑒 « 𝑚𝑖 𝑓𝑎𝑖 𝑠𝑝𝑎𝑧𝑖𝑜?» 𝑔𝑙𝑖 𝑓𝑎𝑐𝑐𝑖𝑜 𝑠𝑝𝑎𝑧𝑖𝑜 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑛𝑐ℎ𝑖𝑛𝑎..«𝑝𝑢𝑟𝑒 𝑎 𝑚𝑒 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑡𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜.. 𝑛𝑒𝑠𝑠𝑢𝑛𝑜 𝑣𝑢𝑜𝑙𝑒 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑚𝑒, ℎ𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑜𝑟𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑎 𝑒' ℎ𝑎 𝑠𝑐𝑢𝑜𝑙𝑎 𝑒 𝑢𝑛 𝑓𝑟𝑎𝑡𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑒'» 𝑑𝑖𝑐𝑒 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑒𝑖 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑡𝑟𝑖𝑠𝑡𝑒 𝑒 𝑛𝑜𝑡𝑜 𝑠𝑐𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑔𝑙𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑙𝑎𝑐𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑑𝑎𝑒 𝑔𝑢𝑎𝑛𝑐𝑒 «ℎ𝑒𝑦 𝑛𝑜𝑛 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑔𝑒𝑟𝑒, 𝑐𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑜» 𝑒 𝑙𝑎 𝑎𝑏𝑏𝑟𝑎𝑐𝑐𝑖𝑜 𝑒 𝑙𝑒𝑖 𝑓𝑎 𝑙𝑜 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜. «𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑡𝑖 𝑐ℎ𝑖𝑎𝑚𝑖?» 𝑚𝑖 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑑𝑒 𝑖𝑛𝑐𝑢𝑟𝑖𝑜𝑠𝑖𝑡𝑎, «𝑐𝑎𝑟𝑚𝑖𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑠𝑎𝑙𝑣𝑜» «𝑎𝑙𝑖𝑐𝑒 𝑟𝑖𝑐𝑐𝑖, 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑝𝑖𝑎𝑐𝑒𝑟𝑒» 𝑚𝑖 𝑑𝑎 𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑛𝑜 𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑟𝑖𝑛𝑔𝑜 𝑟𝑖𝑑𝑒𝑛𝑑𝑜 «𝑜𝑟𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑜' 𝑎𝑛𝑑𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑎 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑟𝑒»
𝒔𝒖𝒍𝒍𝒐 𝒔𝒄𝒊𝒗𝒐𝒍𝒐 «𝑐𝑖𝑎𝑜 𝑟𝑎𝑔𝑎𝑧𝑧𝑖!, 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑜 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑣𝑜𝑖?» 𝑢𝑛𝑎 𝑏𝑖𝑚𝑏𝑎 𝑐𝑜𝑛 𝑔𝑙𝑖 𝑜𝑐𝑐ℎ𝑖 𝑎𝑧𝑧𝑢𝑟𝑟𝑖 𝑒 𝑢𝑛 𝑝𝑜 𝑝𝑎𝑓𝑓𝑢𝑡𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑖 ℎ𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑠𝑒 𝑝𝑢𝑜' 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑛𝑜𝑖 𝑒 𝑜𝑣𝑣𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑖𝑜 𝑒 𝑎𝑙𝑖𝑐𝑒 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑜𝑛𝑑𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑖𝑛 𝑐𝑜𝑟𝑜 «𝑐𝑒𝑟𝑡𝑜!» 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑚𝑚𝑜 𝑓𝑖𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑖 𝑑𝑜𝑣𝑒𝑚𝑚𝑜 𝑠𝑎𝑙𝑢𝑡𝑎𝑟𝑒 «𝑐𝑎𝑟𝑚𝑖𝑛𝑒 𝑒 𝑛𝑖𝑛𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑚𝑒𝑡𝑡𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑑𝑖 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜𝑟𝑖 𝑎𝑚𝑖𝑐𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑒 𝑑𝑖 𝑣𝑒𝑛𝑖𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑖 𝑎𝑙 𝑝𝑎𝑟𝑐𝑜 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑖 𝑑𝑜𝑝𝑜 𝑙'𝑎𝑙𝑠𝑖𝑙𝑜?» 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑑𝑒 𝑎𝑙𝑖𝑐𝑒 𝑒𝑚𝑜𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑡𝑎 «𝑜𝑣𝑣𝑖𝑜» «𝑐𝑒𝑟𝑡𝑜!»
𝑓𝑖𝑛𝑒 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑟𝑑𝑜
«carmine! Hai visite!» urla lino «si lino! arrivo! Ali' io vado.. ho visite.» «certo vai pure..ci vediamo dopo.» dico un po' triste perche' ci stavamo divertendo
Carmine si e' alzato e se ne' andato. «Ali' mi sa che ti chiamano» mi dice filippo guardando in un direzione. Io subito non capisco poi guardo dove stava guardando lui e vedo ciro fulminarmi con lo sguardo. «Vado da loro ho gia' capito.. ciao fili'» «ciao»
Mi incammino verso la panchina del "boss" come dico tutti. «Cazzo vuoi ciro, mi lasci stare in pace con i miei amici?» «adesso il chiattillo e il piecuro sono tuoi amici?» «si e piecuro come lo chiamate voi ha un nome e un'ultima cosa e' il mio migliore amico e non e' come te. E' un di salvo buono.» me ne vado, sono stanca di litigare con loro. « alice!» riconosco la voce che mi chiama, e' quella di edoardo. «Ali' ascoltami, tu non devi stare con loro, ti faranno soffrire» «no invece, gli unici che mi faranno soffrire sara' ciro, con le sue cazzate e la stronza psicopatica viola. » «allora digli di lasciarla, e dai ca'mma fa?» «edo..» «dai ali' vai!» «lo faro' ma non ora» «ok allora vieni con me» mi rende la mano e mi trascina in un posto. Sembra essere un nascondiglio
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𝑙'𝑎𝑛𝑔𝑒𝑙𝑜 𝑒 𝑖𝑙 𝑑𝑖𝑎𝑣𝑜𝑙𝑜 /////𝑬𝑫𝑶𝑨𝑹𝑫𝑶 𝑪𝑶𝑵𝑻𝑬
RomanceIN PAUSA! "cosa vuoi edo" dico, anche se so gia' la risposta « la sai la risposta, dilla.» dice mentre si avvicina. « mai» dico provocandolo, indietreggio fin che posso ma finisco per toccare il lavandino « dillo.» « no , ma se vuoi sapere una cosa...
