Capitolo 22: La pergamena

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Hermione era sdraiata su un materasso molto morbido e confortevole.

Le ci vollero alcuni secondi per ricordare dove si trovava. La stanza di Draco.

Sbatté le palpebre più volte prima di aprire gli occhi, sorridendo alla vista delle lenzuola bianche.

Mentre allungava le gambe, un braccio intorno alla sua vita strinse la presa, tirandola indietro.

Hermione spalancò gli occhi quando sentì l'intero corpo di Draco premere contro il suo.

La stava abbracciando da dietro e sembrava che non si fosse ancora svegliato. Sentiva il suo respiro caldo sulla curva del collo.

Sospirò, strofinandosi gli occhi con una mano. Era troppo comoda per muoversi.

Qualcosa la punzecchiava nella zona della schiena. Hermione sussultò quando capì cos'era, svegliando Draco.

"Granger?"

Lei non rispose. Era completamente immobile, senza muovere un dito.

"Cosa c'è che non va?"

"Ehm, beh..."

Draco si allontanò di scatto da lei, mettendo distanza tra i loro corpi.

"Cazzo", sibilò tra i denti, soffocando un gemito nel cuscino.

Hermione si girò finché non furono faccia a faccia, ridendo dolcemente. La sua reazione era stata molto divertente.

"Buongiorno".

Lui aveva ancora la faccia sepolta nel cuscino e lei sentì un grugnito. Hermione allungò una mano e gli passò le dita tra i capelli biondi scompigliati.

"Non importa, Draco. So che i ragazzi si svegliano così".

I suoi occhi grigi si fissarono su di lei, restringendosi con irritazione.

"Non sono forse la prima con cui condividi il letto?"

Lei sgranò gli occhi.

"Ti ricordo che ho vissuto per mesi in una tenda con Harry e Ron".

Il suo volto cambiò all'istante e le sue labbra si incurvarono in un ghigno.

"Mi stai dicendo che, quando Potter viveva in una tenda, si svegliava con un'altra tenda tra le gambe?"

Hermione cercò di trattenersi, ma non ci riuscì. Scoppiarono a ridere entrambi nello stesso momento. Lei gli diede uno schiaffo su un braccio, scuotendo la testa.

"Non essere cattivo, Draco".

Una volta smesso di ridere, lui storse le labbra di lato.

"Quindi non ti dà fastidio?"

"No."

"Vieni qui, allora", mormorò lui, avvolgendo di nuovo le braccia intorno a lei.

Hermione sorrise, appoggiando la testa sulla sua spalla. Draco le parlò all'orecchio.

"È anche un po' colpa tua, Granger".

"Cosa?"

Hermione sbiancò e Draco ridacchiò per l'espressione di lei, posandole una mano sulla guancia e accarezzandola con il pollice.

"Hai un profumo troppo buono", sussurrò, inarcando le sopracciglia.

All'improvviso faceva molto caldo. Hermione si sentì arrossire tutto il viso. Lui sfiorò con la punta del naso il suo, sorridendole.

"E tu hai un sapore troppo buono", aggiunse dolcemente, facendo pressione sulle loro labbra.

Lei si tese un po', pensando che doveva avere l'alito mattutino, ma si rilassò quando vide che a lui non sembrava dispiacere.

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