Capitolo 26: Il tatuaggio

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Hermione si svegliò sentendo i raggi del sole sul viso.

Sorrise ricordando dove si trovava e aprì gli occhi.

La sua vecchia camera da letto. O meglio, la sua nuova camera. Era simile a quella dei suoi ricordi, ma molto più grande e moderna.

Il suo cuore ebbe un sussulto quando vide Draco sdraiato di fronte a lei, con il viso a pochi centimetri.

Stava ancora dormendo e respirava profondamente. Il suo respiro le arruffava i riccioli e le solleticava il collo.

Tutto quello che era successo la sera prima le sembrava ancora incredibile. Il suo compleanno, il rivedere tutti i suoi amici riuniti nello stesso posto, il lampo di gelosia negli occhi di Draco quando Viktor era venuto a salutarla, la strana conversazione con Fleur, le occhiate odiose che Bill lanciava a Draco ogni volta che passava di lì...

E la casa dove aveva trascorso la sua infanzia completamente ricostruita.

Le guance cominciarono a bruciare quando ricordò quello che era successo dopo.

La conversazione con Draco, i baci, lui che la portava sul letto tra le braccia, la sensazione di lui sopra di lei, le confessioni, i loro corpi che si sfioravano e il suo che si infiammava, il "ti amo" che le era sfuggito dalle labbra...

Anche se entrambi indossavano dei vestiti, lei era stata in grado di sentire il corpo di lui. Tutto.

E aveva dovuto usare la bacchetta per pulire i pigiami di entrambi prima che si addormentassero.

'Meglio pensare a qualcos'altro'.

Il suo mento sulla testa e le sue braccia intorno a lei, tenendola il più possibile stretta a sé. Come si era sentita tranquilla e come aveva dormito bene con lui al suo fianco.

Ti amo da tempo, Granger.

Quell'ammissione l'aveva lasciata senza parole.

Da quanto tempo Draco provava qualcosa per lei? Era forse a causa del legame di coppia che si stava formando tra loro?

Hermione si morse il labbro inferiore e il suo respiro si fermò.

"Sento cosa pensi, Granger. Dovresti dormire".

La sua voce era così roca che la fece sorridere.

"Non sono stanca".

Draco aprì gli occhi e la fissò, così intensamente da toglierle il respiro. Le immagini di loro due che si baciavano con i corpi completamente incollati le tornarono in mente, riproponendosi più e più volte.

Come sarebbe stato farlo con lui, ma senza vestiti?

Mille volte meglio, ne era assolutamente certa.

Tutta la sua pelle bruciava ogni volta che lui la toccava e la baciava, e averlo sdraiato sopra di lei era stato travolgente.

Hermione aveva dimenticato tutto per qualche minuto, come se l'unica cosa al mondo fosse Draco e le sue labbra.

Le sue spalle erano sempre più strette. Hermione si accigliò quando lo vide serrare la mascella.

"Che ti succede?"

Draco strinse il pugno sul cuscino e le narici si dilatarono.

"Sai che sono molto bravo in Occlumanzia, vero?"

"Certo", rispose lei con un cenno brusco.

"Beh, sono bravo anche in Legilimanzia, Granger".

Il sangue le si gelò nelle vene.

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