Capitolo 25: Una nuova vita

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Hermione scrutò con gli occhi la facciata della casa a due piani. Aveva lo stesso colore dei suoi ricordi, persino la porta d'ingresso sembrava quella vecchia.

Il suo cuore batteva all'impazzata e la sua mente non riusciva ad accettare ciò che stava vedendo.

Una mano pallida le offrì un fazzoletto e lei lo accettò, sorprendendosi di rendersi conto che stava piangendo.

Guardando alla sua destra vide Draco che la osservava con preoccupazione.

"Spero che siano lacrime di gioia".

Il suo volto si rilassò quando lei annuì. Hermione si asciugò le lacrime con il fazzoletto e tornò a fissare la casa, sbattendo più volte le palpebre.

'Sto sognando?'

"Come... come è possibile? I miei genitori mi hanno detto una settimana fa che qualcuno aveva comprato il terreno, ma non hanno fatto il tuo nome".

Draco piegò le braccia, distogliendo lo sguardo dalla facciata.

"Potter mi ha aiutato. Ha usato un po' di confundus sull'agente immobiliare e sul notaio per far scrivere un nome babbano abbastanza comune e che non attirasse l'attenzione come acquirente ufficiale".

"Avete usato la magia davanti ai Babbani?" chiese lei, aggrottando la fronte.

Lui agitò una mano, sdrammatizzando.

"Non se ne sono accorti, Potter è molto bravo con gli incantesimi non verbali. Non potevo far sapere ai tuoi genitori che ero stato io a comprarlo".

Si stropicciò le labbra, stringendo gli occhi.

"Non guardarmi così. Te lo avrebbero detto, e tu avresti sospettato quello che stavo facendo e avresti cercato di fermarmi e di restituirmi i soldi".

Hermione sospirò. Aveva ragione.

"Te li restituirò, anche se non so se avrò abbastanza soldi per pagare tutto quello che hai fatto qui", disse, tornando a guardare la vecchia casa dei suoi genitori con occhi vitrei.

"Non esiste", ringhiò Draco, schioccando la lingua.

Hermione sbuffò.

"È un regalo, Granger".

"È troppo".

"Niente è troppo per un Malfoy".

Lei sgranò gli occhi al suo ghigno e lui fece un altro passo verso di lei, sfiorandole la guancia con la punta delle dita per asciugarle un'altra lacrima.

"Ho speso solo il tre per cento di quello che ho nel caveau della Gringotts, e riavrò quei galeoni tra qualche mese. Non è importante".

"Ma..."

Draco le avvolse le braccia intorno, le mani nei suoi riccioli mentre premeva le loro fronti insieme.

"È solo un regalo. Non pensare ai soldi".

Hermione emise un lungo sospiro, chiudendo gli occhi. Il suo respiro aveva un odore dolce.

"È difficile".

"Provaci e basta".

Le sue labbra la aiutavano sempre a smettere di pensare. I suoi baci sapevano di torta al cioccolato e burrobirra.

Hermione rispose avvolgendogli le braccia intorno alla vita e premendo il suo corpo contro il suo.

Sentì altre lacrime scenderle sulle guance, ma Draco non sembrò farci caso. Continuò a baciarla finché lei non dovette staccarsi per riprendere fiato.

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