Capitolo 7: Malfoy Manor

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"È ora di mangiare, Hermione. Andiamo".

Lei sbuffò al suono della voce di Harry, segnando la pagina su cui si trovava e chiudendo il libro.

"Quanti libri di Veela hai intenzione di leggere?" Chiese Ron, dando un'occhiata alla copertina.

Era il quinto libro che aveva portato via da Malfoy Manor con il permesso di Draco. Ed era il quinto libro in cui non riusciva a trovare nulla di utile.

"Il più possibile. Non c'è quasi nessun dettaglio sulla loro vita o sul legame che formano con le loro compagne. È come se... come se nessuno lo sapesse".

"Le uniche persone che lo sanno davvero sono loro. E scommetto che preferiscono che gli umani come noi non ne sappiano molto", aggiunse Harry a bassa voce mentre uscivano nel corridoio al quarto piano del Ministero.

"Probabilmente hai ragione. Le creature magiche non tendono a fidarsi di noi... Sto facendo fatica a trovarne qualcuna che voglia appoggiare la mia proposta di legge", commentò Hermione, sospirando.

I tre entrarono in uno degli ascensori, aggrappandosi alle corde dorate sul soffitto non appena iniziò a muoversi.

"Almeno adesso hai uno che ti appoggia", rispose Ron con un sorrisetto.

Hermione gli diede una gomitata.

"Non dire così. Malfoy non è una creatura, è un umano".

"E molto idiota", borbottò Ron, storcendo il naso.

Hermione sgranò gli occhi e Harry trattenne una risata.

"Non è più così, Ron. Ci ha salvato, ricordi? Saremmo morti senza il suo aiuto".

"Aiuto? Ha solo evitato di confermare che eravamo noi".

"E ci ha dato il tempo di uscire da lì. Non voleva che morissimo e ci ha aiutato a modo suo".

"Sono sicuro che l'ha fatto per non dover poi pulire il nostro sangue dal pavimento di marmo della sua amata villa".

"Ronald!"

"Sto scherzando, Hermione. So che tu e Harry volete che gli dia un'altra possibilità, e lo farò, ma devo ancora abituarmi all'idea".

"Beh, fallo in silenzio o Hermione ti picchierà finché non starai zitto", mormorò Harry.

I tre risero e Ron scosse la testa mentre entravano nella caffetteria.

"Non riesco ancora a credere che mia madre sia così vicina a quella donna, adesso".

"Narcissa non è una brutta persona, Ron", disse Harry, socchiudendo gli occhi e guardandolo.

"Lo so, lo so. Ma i Weasley e i Malfoy si odiano da generazioni".

"Ora è un buon momento per cambiare le cose. Non possiamo continuare a odiarci per sempre, allora la guerra non sarà servita a nulla", aggiunse Hermione.

"E tua madre capisce molto bene quello che Narcissa sta provando. Anche lei ha un figlio con sangue non umano, e ha rischiato di perdere anche lui", sussurrò Harry.

Ron si accigliò.

"Bill non è un lupo mannaro. Non è stato morso".

"No, ma fa delle cose diverse da quando è stato attaccato da uno di loro... non è vero?" Hermione domandò, alzando un sopracciglio.

"Sì, ora preferisce mangiare carne cruda, ma... ma non si trasforma! È ancora umano" sibilò Ron con rabbia.

"E anche Malfoy lo è", ringhiò Hermione tra i denti.

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