Raven tamburellò con le dita sul piano del tavolo guardando il prospetto che aveva sul computer. Nel silenzio della sala riunioni era l'unico suono ed Anya iniziava ad infastidirsi.
Era passata una settimana dal quel pomeriggio innominabile e le cose tra loro due non erano cambiate... anzi sì, ma in peggio! Raven continuò con quel fastidioso tamburellare delle dita sul piano di cristallo.
"La vuoi smettere?! Mi deconcentri!".
"Pensavo che solo un bel culo e delle belle tette riuscisse a deconcentrare il tuo cervello da ameba!", le rispose senza guardarla.
"Qui dentro non vedo culi ne tette per cui valga la pena deconcentrarsi!", la punzecchiò di rimando.
Raven la guardò. Accavallò le gambe e smise di tamburellare.
"Rivoglio il mio perizoma."
"Spiacente, l'ho donato per un'asta di beneficenza che si terrà la prossima settimana a Tokio", le rispose tornando a controllare gli ultimi resoconti sui costi.
"Quanti ne hai nella tua collezione?".
"Molti, attiro le donne nel mio appartamento dicendo loro che ho una bellissima e rara collezione di perizoma strappati!", in realtà aveva solo quello di Raven.
"Per favore, lo rivoglio indietro", le disse seriamente.
Lei si lasciò andare contro lo schienale della poltrona e la guardò negli occhi.
"Che te ne fai di un perizoma strappato?".
"Nulla, ma è mio e lo rivoglio."
"D'accordo... ma voglio qualcosa in cambio."
"Cosa?".
"Voglio guardarti mentre ti tocchi", Raven sgranò gli occhi incredula.
"Sei impazzita?!".
"Avanti. Masturbati qui, davanti a me, adesso e riavrai il tuo prezioso perizoma", ovviamente quell'indumento non valeva un tale prezzo, lo sapevano entrambe.
Ma cosa avrebbe fatto Raven?
"È assurdo! Non puoi davvero volere che io faccia una cosa del genere in cambio di pochi grammi di stoffa strappata!".
"Perché no? Tu non sai che valore dò a quella stoffa."
"Beh, io gliene dò molto poco, quindi puoi anche scordartelo!", rispose alla fine stizzita.
Tornò ad occuparsi del prospetto, non ricominciò a tamburellare con le dita ma attraverso il tavolo di cristallo Anya notò che muoveva nervosamente un piede. Sorrise e bevve un sorso d'acqua.
"Mi dispiace non volevo innervosirti."
"Non mi hai innervosito", rispose con voce piatta senza guardarla, ma intanto il piede andava a mille.
"Se non ti fermi si stacca."
"Anya perché non mi lasci in pace?!", disse stizzita alzandosi e radunando tutte le proprie cose.
"Vieni a cena da me stasera", lei sorrise ironica senza guardarla.
"Devi essere davvero fuori di testa se pensi che io possa accettare di mettere piede nel tuo appartamento!".
Anya si alzò e andandole vicino, troppo vicino, mormorò: "È solo una cena, non farò niente che tu non voglia... e riavrai il tuo perizoma", Raven la guardò in quei magnifici occhi color ambra.
Erano così vicine che sarebbe bastato un breve movimento di una delle due per potersi baciare. Raven guardò le sue labbra e Anya fece la stessa cosa. Il piccolo movimento lo fece Anya, la baciò senza toccarla e Raven non si ritrasse, anzi rispose sensualmente a quel bacio. Le loro lingue sembravano essere state create per stare insieme, una intorno all'altra, avviluppate in un eterno bacio erotico. Poi Anya si staccò.
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What if... maybe... it's love?
FanfictionAnya e Raven proprio non ci riescono ad andare d'accordo! I loro litigi sono leggendari, fino a quando un giorno, un bacio, stravolge ogni cosa. E se quell'astio nascondesse invece amore?