CAPITOLO 8

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Le porte dell'ascensore si aprirono e Raven raggiunse con passo deciso il proprio ufficio. In una mano teneva il cellulare, la borsa a tracolla, mentre nell'altra reggeva un cappuccino sacrilegamente chiuso in un bicchiere da asporto. Ma era già in ritardo e non si era potuta fermare a fare la sua solita colazione tranquillamente seduta nel suo caffè preferito.

"Buongiorno Clarke", la salutò entrando nel proprio ufficio.

"Buongiorno", rispose la ragazza, la quale si alzò dalla propria scrivania e la raggiunse.

"La signorina Forest ti vuole nel suo ufficio", Raven la guardò poggiando il cappuccino sulla scrivania e la borsa sul mobiletto dove un'orchidea bianca faceva bella mostra di sé.

"Cosa vuole?", Clarke si strinse nelle spalle.

Raven sospirò, lisciò pieghe immaginarie della giacca del tailleur che aveva indossato ed uscì dal proprio ufficio.
Prima di entrare bussò e attese di essere invitata.

"Avanti", disse la voce di Anya dall'interno.

Raven aprì la porta ed entrò. La trovò accigliata che leggeva dei fogli.

"Volevi vedermi?".

"Entra e chiudi la porta", le disse senza guardarla.

Raven fu leggermente infastidita dal tono che aveva usato ma entrò e chiuse la porta. Anya non disse niente per un bel po', alla fine decise che non poteva passare la mattinata lì aspettando che si decidesse a parlare.

"Che succede?", lei alzò gli occhi e si accigliò.

"Mi fa piacere vedere che ascolti quando parlo", ovviamente alludeva al fatto che avesse indossato un paio di pantaloni neri comodi invece di quelli richiesti da lei.

"Non sono la tua bambola. Ora posso sapere che è successo?".

"Alla 'Natural Lux' hanno detto che per il secondo edificio il costo delle finestre aumenterà."

"Lo hai detto ad Abby?".

"Certo. Ma tu dovresti parlare con i tuoi capi."

"Non ne saranno contenti, loro non volevano quelle finestre."

"Lo so. Per questo la 'K&C' è disposta ad accollarsi ogni spesa fuori budget per le nuove finestre".

Raven la guardò inarcando un sopracciglio.

"In cambio di?", non era certo così ingenua da credere in un semplice gesto di generosità.

"La cessione alla 'K&C' di un ulteriore cinque per cento".

"Cosa?! Stai scherzando?!", Anya non rispose e Raven la guardò incredula.

"Il cinque per cento?! Non credo abbiano alzato così tanto i prezzi da valere un cinque per cento in più per voi."

"C'è il margine di rischio...".

"Non me ne frega un cazzo del margine di rischio! Perché dovrebbero rimetterci i miei investitori quando quelle stramaledette finestre sono solo un capriccio della signora Kane?".

"Vorrei ricordarti che senza di noi quel cantiere sarebbe chiuso e molto probabilmente il sindaco James non si starebbe trastullando con il suo secondo mandato!", disse alzandosi in piedi e usando un tono perentorio.

"Quindi ti pregherei di comunicare le nuove condizioni ai tuoi investitori e smetterla di discutere su qualsiasi cazzo di cambiamento!".

"Non parlarmi con quel tono! Non sono una tua dipendente! E ti assicuro che stavolta non l'avrete così facile!", detto ciò uscì dall'ufficio sbattendosi la porta alle spalle.

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