30 - Da qui in poi solo il futuro

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21 dicembre.
L'inizio dell'inverno non era mai stato festeggiato così gioiosamente a Devil Town. Nonostante i recenti disordini al potere, i cittadini di Devil Town non avevano accantonato quell'anno la tradizione natalizia, le vie, le case, i giardini erano addobbati di luci e statuine ritraenti protagonisti del folklore locale: la strega delle nevi, il fantasma dell'inverno, la povera vecchia (in assoluto la preferita dei bambini, poichè l'ultima notte dell'anno lasciava sull'uscio delle loro case desiderati doni).

Sam, seduto sul bus diretto verso il centro di Devil Town, vide un gruppo di bambini giocare all'aperto nonostante il freddo. Era meraviglioso e incredibile come in meno di un mese Devil Town pareva essere tornata alla normalità. Il governo era ancora un mucchio di caos, ma Iku e Jen, coloro che avrebbero dovuto prendere in mano la regione in futuro, avevano optato, con il consenso quasi generale del popolo, di scegliere il nuovo presidente e i nuovi ministri in maniera democratica. Le elezioni erano previste per la metà di gennaio e avevano già fatto la loro comparsa nuovi politici emergenti. Portatori e non-portatori, attualmente il più favorito pareva essere Kosair, il gelataio amico di Sam e Iku. Sam faceva davvero il tifo per lui, era un uomo buono e sveglio, nessuno più di lui meritava di governare la città.

Sferragliando e cigolando il bus giunse a destinazione: l'istituto di Devil Town.
Sam scese del bus e si guardò attorno, nonostante fossero da poco passate le sei il cielo era già scuro e la città brillava di mille luci. La festa d'inverno (posticipata di tre settimane a causa dei disordini pubblici) doveva ancora cominciare eppure Sam poteva percepire un vivace via vai oltre le finestre dell'istituto. Sapeva che Amelie, Jen e Iku erano lì dalle quattro del pomeriggio per organizzare il tutto. Stava per entrare quando qualcuno lo prese per il polso e lo trascinò dietro l'angolo.

- Eccoti qui, Sam!

- Iku dove stiamo andando?

- A goderci un momento da piccioncini.

- Ugh.
Nonostante il verso seccato Sam non poté non sorridere. Facendo il giro esterno dell'edificio, Iku lo condusse fino ad un'entrata laterale che dava su un'ala poco utilizzata della scuola. Dentro c'era più caldo. Sam sospirò sollevato godendosi quel calore, quando Iku lo trascinò sul tetto rabbrividì di nuovo.

- Guarda!

Iku indicò la città sotto di loro con lo sguardo carico di vita, sembrava, nonostante tutto quello che era successo, essere in grado di trovare ancora felicità nelle cose più semplici come una panorama meraviglioso e Sam lo amava per questo.

Sam si concesse un istante per guardare il ragazzo che amava, aveva i capelli neri scompigliati dal freddo vento invernale e gli occhi verdi parevano diamanti. Era vestito elegante per la festa, ma non troppo. La cravatta snodata e la camicia oversized gli conferivano un aria sbarazzina. Sam si avvicinò e lo baciò, Iku lo attirò a sè gentilmente prendendolo per fianchi.

Da come Iku lo stringeva, Sam immaginò che fosse alla ricerca di un po' di calore. Evidentemente non puntava solo a difendersi dal freddo, Sam realizzò ciò non appena sentii la lingua di Iku scivolare tra le sue labbra. Non l'aveva mai baciato così. Sam rimase senza fiato e senza parole.

- Dovremmo farlo più spesso.
Commentò Iku allontanando il viso dal suo, ma senza sciogliere l'abbraccio in cui lo stringeva.

- Hm...
Borbottò Sam, rosso in viso.

- Come stai?
Chiese Sam. Iku fu colto di sorpresa. Appoggiò la testa alla spalla di Sam e sospirò.

- Credo si possa dire che io sia una persona resiliente.

- Stai male quindi?

- Non è che io stia proprio male. È difficile. È stato difficile ed ora è difficile accettare che non sia più difficile.

Devil town ||boyxboy||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora