17 - L'alleanza più intelligente del mondo

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Sora

Sora voleva solamente vivere una vita pacifica, ma le stelle sembravano non voler esaudire questo suo desiderio.

Vivere ad East Oakbridge e avere una vita tranquilla erano due cose inconciliabili. Essere il secondo in comando di una gang e avere una vita tranquilla erano due opposti inconciliabili. Essere innamorato di un professore proveniente da una delle più ricche famiglie di Anamaki e vivere una vita pacifica non era possibile. Conoscere Doyle Ikuji Lucos e trascorrere una vita serena era assolutamente impossibile.

Per questo quando quel martedì sera dal palco, vide entrare nel locale dove stava suonando, quell'idiota con indosso quella inconfondibile maschera bianca in compagnia di Sam e di una ragazza dall'aria lontanamente famigliare, Sora per poco non sbagliò l'accordo della canzone che stava suonando. Sapeva già perché Ikuji era lì, voleva la sua gang. Ally non aveva apprezzato quando quel pomeriggio Sora gli aveva spiegato che la famosa new entry nella scena criminale dei bassifondi era il giovane primogenito dei Lucos e aveva chiesto di potersi incontrare con lei quella sera per stringere chissà quale sorta di accordo.

Ally era il suo capo, la guida dei Reves Morts, una gang che stava acquistando sempre più popolarità ad East Oakbridge. Ally era una ragazza davvero bella, per quanto Sora avesse altri gusti doveva riconoscere che la bellezza del suo capo era quasi ineguagliabile, sembrava una bambola. Aveva la pelle chiarissima il viso tondo e i capelli scuri tagliati in un caschetto corto e la frangia non riusciva a nascindere i suoi occhi fiammeggianti. Nonostante fosse alta un metro e uno sputo, Ally, con una sola occhiata era in grado di far morire di paura un uomo alto due metri. Sora le voleva bene più o meno come si vuole bene ad una sorella.

Sora dal palco si guardò attorno a disagio, era diventato bravo a suonare e osservare l'ambiente che lo circondava contemporaneamente. Era stato difficile imparare all'inizio e gli era costato persino diverse botte in testa. Di Ally, nel locale non c'era ancora traccia, forse puntava ad osservare un po' Hakaku prima di raggiungerlo per stipulare l'accordo.

Si  concentrò di nuovo sulla canzone che stava suonando, l'aveva scritta lui stesso qualche hanno prima. Prima che la sua mente andasse in blocco totale, ora non era più in grado di comporre niente, se non basiche melodie cliché. La chitarra nuova che Sam gli aveva procurato (usando i soldi di Ikuji, ma a questo preferiva non pensarci) funzionava una meraviglia. Il modo in cui le corde scivolano sotto le sue dita era incredibile. Sospirò mentalmente e concluse la canzone, qualcuno nel piccolo locale dove quella sera si esibiva batté le mani, sempre meglio di niente. Poi scese dal palco per quella notte aveva finito, avrebbe voluto fare come al solito, un bicchiere di alcool e poi a casa a tentare di comporre qualcosa senza concludere niente fino all'ora di andare a scuola.

Ma quella sera sarebbe stato diverso, raggiunse Sam, Ikuji e la ragazza al tavolo in cui erano seduti. Ikuji e la ragazza stavano facendo un gran casino, litigavano ad un volume altissimo per sovrastare la musica, Sora sentì le sue orecchie piangere davanti a quella cacofonia terribile di suoni.
Sam lo salutò con un sorriso e un cenno della mano e gli fece spazio sulla panca accanto a sé, poi tornò a guardare sconsolato i due che litigavano.

- Senti un po' Jen, sei una stupida, come puoi...

- Parla il genio che per passare inosservato si è vestito da puttana.

- Primo non ero una puttana, ma una bellissima ragazza e secondo il mio piano è migliore.

- Ma non ha senso, sei deficiente? Non puoi buttarti nella mischia e improvvisare come un cretino.

- Aw, sei preoccupata per me.

- Ma chi se ne fotte di te, sono preoccupata per il povero Sam che deve seguirti ovunque.

Devil town ||boyxboy||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora