5 - Andiamo a picchiare la gente nel tempo libero pt.2

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Doyle Ikuji Lucos

La folla gridava in preda al divertimento urla di tifo si mischiavano a insulti e parole che Iku non ricordava di aver mai sentito prima. Sentiva l'adrenalina che cominciava a scorrergli nel sangue facendolo tremare appena e impedendogli di restare fermo. Arrivava a malapena al collo del suo avversario e rispetto a quell'uomo la sua massa muscolare probabilmente era sotto lo zero. Eppure uno strano senso di sicurezza gli faceva sembrare chiaro che avrebbe vinto.
Alzò gli occhi verso "the readhead", un nome alquanto patetico nonostante l'uomo avesse barba, capelli e pantaloni larghi rossi. Era a petto nudo con un grosso tatuaggio sul torace, un serpente che si attorcigliava attorno ad una ampia cicatrice.

- Sei un aspirante suicida, bimbo?
Il rosso sputò quelle parole in direzione di Iku con anche un po' di saliva.

- Diciamo che la morte non mi spaventa.

In quel momento il presentatore diede via al combattimento e il suono di un gong fece tremare la stanza.

- Fatti sotto, fragolina.
Mormorò Iku, per via della confusione solo il suo avversario sentì.

___

Sam Hawkins

Sam intanto sugli spalti improvvisati guardava agitato in direzione dell'amico che aveva cominciato a squadrare l'avversario pronto a combattere. Iku sembrava stranamente rilassato mentre studiava come il suo avversario si muoveva.

- Ti chiami, Sam giusto?
La voce della ragazza accanto a lui lo fece sobbalzare, si ritrovò ad annuire senza staccare di dosso gli occhi a Iku, che aveva appena schivato agilmente un pugno.

- Bene. Allora dimmi Sam, il tuo amico è bravo in questo genere di cose?

Sam intuì che la ragazza con "questo genere di cose" intendesse combattimenti e lotta corpo a corpo.
- No, ogni tanto finisce in qualche rissa a scuola contro qualche bulletto.

- Allora è spacciato. Il rosso è forte, davvero molto forte e non si fermerà finchè il tuo amico non sarà privo di sensi o peggio morto.

Sam si girò a guardarla terrorizzato.
- Perché non l'ho fermato? Dovevo fermarlo prima.

In quel momento le grida che riempivano lo stadio si fecero ancora più agitate e quando Sam si rigirò verso il ring vide Iku a terra con il naso che sanguinava e l'uomo che si faceva chiamare "the redhead" incombeva su di lui. Iku tra le grida generali si beccò un calcio nello stomaco. Sam preso dall'ansia e dal terrore si rese appena conto che la ragazzina si era attaccata al suo braccio e glielo stava stringendo con crescente agitazione. Il rosso colpì con forza Iku mentre tentava di rialzarsi e il ragazzino volò all'indietro a un metro e mezzo di distanza, rischiando di cadere dal ring.

Ci fu un momento, un momento in cui Sam pensò che Iku non sarebbe sopravvissuto e che non avrebbe mai più visto il suo sorriso. Iku non si muoveva. Una strana forza lo stava spingendo in avanti, il suo istinto gli imponeva di muoversi, correre da lui e fare qualcosa. La ragazzina al suo fianco, però, lo tenne per il braccio per impedirgli di correre dall'amico e probabilmente gli salvò la vita. Ci fu un istante di silenzio in tutta la stanza. Una strana tensione stava facendo fremere il pubblico, tutti attendevano il verdetto. Volevano sapere se "the redhead" avesse già vinto oppure se il novellino si sarebbe rialzato.

Fu in quel momento che si sentì ridere. Sam si sentì il braccio stringere ancora più forte dalle dita della ragazza:
- Perché il novellino sta ridendo?
Mormorò lei confusa, Sam la guardò attonito, senza un risposta.

Iku sotto lo sguardo sorpreso di tutti si alzò ridendo come uno psicopatico, Sam lo conosceva da anni eppure non lo aveva mai visto in quelle condizioni. Il ragazzo sul ring si asciugò il sangue che gli sporcava il viso con il palmo della mano.

Devil town ||boyxboy||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora