Devil town ||boyxboy||

15 - Grande festa nella discoteca in stile vittoriano

Sam Hawkins

La zona di New Harbor era completamente diversa da quella di East Oakbridge. Le strade erano pulite ed ordinate, le catapecchie erano abbellite da graffiti che parevano opere d'arte e rese stabili da recenti ristrutturazioni, gli animali randagi erano più grassi e avevano un'aria più sana e tutti i lampioni funzionavano. Sam camminava al fianco di Iku e si guardava attorno meravigliato, New Harbor non sembrava un quartiere di senza poteri e criminali, anzi, appariva splendido quasi come i quartieri in centro ad Anamaki.

Sicuramente la persona a capo dell'organizzazione criminale che gestiva quel luogo era un essere umano fuori dal comune, incredibilmente potente, ricco e con un grande carisma. E quella sera loro due l'avrebbero incontrato, a quel pensiero Sam deglutì e si chiese se avessero visto l'alba del giorno dopo. New Harbor aveva la fama di quartiere pericoloso, pieno di morte e la banda che lo abitava, si sapeva, non esitava ad ammazzare spie e traditori. E lui ed Iku quella sera erano spie.

Dovevano comprendere il nemico prima di attaccarlo. A Iku era giunta voce che quella sera ClownFish, la misteriosa e stravagante persona a capo di New Harbor aveva indetto una grande festa in maschera per festeggiare il suo terzo anno al comando, un'enorme evento a qui partecipavano tutti gli abitanti del quartiere e molte altre persone di rilievo. E loro stavano andando proprio lì, con due inviti, che nemmeno Dio sa dove Iku se li era procurati. Sam lanciò un'occhiata al ragazzo che camminava al suo fianco e sentì il sangue fluirgli violentemente alle guance.

Semplicemente perchè Iku con il vestito da ragazza che aveva scelto per lui era semplicemente uno schianto.
Il corsetto verde come i suoi occhi, cucito nella stoffa morbida dello stesso colore del vestito, gli fasciava perfettamente la vita, facendola apparire sottile e quasi femminea. La gonna corta di tessuto soffice e leggero gli ricadeva morbida sulle cosce, mettendo in mostra una buona porzione coscia, ginocchia e polpacci fasciati nelle calzamaglie color pelle che Sam aveva rubato dall'armadio di sua madre. Gli anfibi ai piedi gli stavano alla perfezione, il loro nero brillante si accostava perfettamente a quello dei capelli dal ragazzo, intrecciati con accessori d'oro a forma di fiorellini e foglie.

Iku aveva le spalle nude e Sam stava vivendo in un continuo conflitto interiore di pensieri poco casti e l'istinto materno di coprirgli le spalle con la propria giacca. Le maniche lunghe dell'abito, dello stesso tessuto della gonna gli stavano evidentemente dando fastidio perché Iku continuava a scuoterle di qua e di lá con aria perplessa sembrando quasi un mago apprendista alle prese con uno dei suoi primi incantesimi.

Sam aveva truccato Iku lo stretto indispensabile per farlo apparire femminile e delicato.

Iku intercettò il suo sguardo e sorrise, Sam si sentì morire per i pensieri per niente innocenti che stavano prepotentemente mandando in subbuglio il suo stomaco e i suoi ormoni. Perché accidenti Iku doveva essere così bello?

- Tranquillo, Sammie. Andrà tutto bene.

- Sì...
Rispose titubante Sam.

Se Iku era bellissimo, sembrava una giovane dea scesa dell'Olimpo, Sam si sentiva brutto come un pulcino bagnato appena uscito dall'uovo e fuori luogo come un pesce fuor d'acqua.

Certo la camicia rosa antico che indossava metteva particolarmente in risalto il colorito abbronzato della sua pelle e il biondo dei suoi capelli, e si abbinava perfettamente al suo completo elegante scuro, eppure accanto alla bellezza di Iku si sentiva come un mero mortale. Il personaggio secondario che accompagna il protagonista nelle sue avventure, lo scudiero che aiuta il suo cavaliere a salire a cavallo.

Quando sentì le dita di Iku scivolare contro il suo palmo e afferrargli la mano dovette resistere all'impulso di tirare via la mano di scatto, una scarica di calore scaturì da quel contatto e gli fece accelerare il cuore.