Compromessi

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Era ormai una settimana intera che ero rinchiusa in ospedale. Da quel giorno maledetto mi sarei portata dietro una slogatura al polso e due costole rotte che per poco non mi avevano perforato i polmoni. Ma nulla di questo faceva male come la consapevolezza che una volta che sarei tornata a casa non avrei più rivisto la sua macchina nera nel viale, non avrei più trovato le impronte di fango dei suoi scarponi in soggiorno, o più semplicemente, non avrei più percepito l'odore del suo profumo aleggiare nella stanza.

E la cosa che ritenevo ancor peggiore era il fatto che mi sentissi nuovamente sola al mondo, situazione a cui a mio malgrado mi ero abituata, insomma, mio fratello Simon era partito a combattere ed il mio ex fidanzato Eric era costantemente in viaggio per lavoro. Ma poi è arrivato lui, lui che con i suoi modi cordiali mi aveva fatto credere che mi sarebbe stato accanto, e che non mi avrebbe abbandonata così facilmente.

Cazzate.

Probabilmente mia madre aveva ragione nel pensare che lui non tenesse davvero a me, che avrebbe ricominciato tutto daccapo con un'altra ragazza in un'altra città ed io sarei stata solo un ricordo lontano in men che non si dica.

Eppure a me quegli sguardi, quei sorrisi, mi sembravano così sinceri. Eppure non riuscivo a intravedere nemmeno un briciolo di cattiveria nei suoi gesti che io ritenevo così spontanei. Avrei solo dovuto svegliarmi prima di esser completamente cotta di lui, ma non avevo avuto la forza di farlo e per questo non potevo incolpare nessuno se non me stessa.

Il rumore di qualcuno che bussava alla porta mi fece trasalire, e in un attimo cominciai a pensare a chiunque potesse esserci al di là di questa: magari la solita infermiera per il controllo mattutino, forse mia madre, oppure magari... no, non poteva essere, ed io non dovevo neppure pensarci.

«Avanti» dissi poco sicura dopo essermi sistemata velocemente i capelli che dopo un'intera settimana a letto ricordavano più un gomitolo di lana arrotolato male. Per non parlare delle grandi occhiaie che mi avevano accompagnata durante l'intera convalescenza e che sembravano essersi particolarmente affezionate ai miei occhi.

Ma un mugugno di disapprovazione lasciò le mie labbra non appena il dottor Delorme varcò la soglia della stanza. Dal momento in cui un uomo mi aveva trovata priva di sensi nello stesso parco in cui Harold mi aveva lasciata, sembrava essersi preso particolarmente a cuore la mia salute. Non ero riuscita a proferire parola su quanto fosse accaduto, eppure i suoi occhi verdi e vivaci mi davano l'impressione che lui sapesse già tutto.

Certo è che un evento simile non era passato
inosservato agli occhi della gente di paese: mia madre stessa mi aveva raccontato ciò che si diceva di me. C'era anche chi mi elogiava per il mio coraggio, e chi mi criticava per esser stata un'incosciente. Ma nulla di tutto ciò che sentii mi toccò particolarmente, l'unico mio desiderio era guarire il più in fretta possibile per dimenticare tutto.

«Come stai Eloise?» il dottore entrò per la seconda volta in un'ora e controllò i miei parametri per accertarsi che i polmoni non avessero subito qualche grave ripercussione. O almeno questo era quello che mi sentivo dire da lui da almeno una settimana.
«Come mezz'ora fa, Michael» il mio tono frustrato lasciava trapelare il mio disappunto per la sua improvvisa apprensione. Lui, d'altro canto,  mi rispose con un risolino che non fece altro che aumentare il mio nervosismo.

Non volevo di certo contestare il suo operato da medico, ma dal basso della mia modesta esperienza potevo affermare con certezza che il ricovero di due settimane che mi aspettava era fin troppo prolisso per le condizioni stabili in cui mi trovavo.

«Novità riguardo le mie dimissioni?» chiesi mettendomi seduta con le spalle appoggiate al cornicione del letto, non ne potevo più di star sdraiata.
«Eloise!» mi rimproverò il dottore avvicinandosi preoccupato alla mia figura: in un attimo mi sentii riportare in posizione supina con uno strattone che mi fece sussultare.

Boundless love - Amore senza confiniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora