Explode with anger

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Izzy e Faith tornarono a casa in silenzio. Nessuno dei due aveva voglia di parlare probabilmente avrebbero creato solo più imbarazzo. Persino la gente che camminava di fretta per le strade di Los Angeles, abituata ai peggio spettacoli, li aggirava quasi fossero in una bolla di vergogna in cui nessuno voleva entrare. Faith invece voleva scappare. La vicinanza del moro la metteva in soggezione ma le provocava anche disgusto. Le aveva provocato una ferita nell'orgoglio che difficilmente avrebbe risanato. Non era una di quelle che si faceva troppo pregare ma non le era mai andata giù l'idea di essere la causa dei casini di coppia, chiamatela solidarietà femminile ma chiunque fosse l'altra ragazza non se lo meritava affatto. Ma chi c'era dall'altra parte questa volta? Izzy aveva detto che era una storia seria quindi vivendo con lui prima o poi l'avrebbe conosciuta, avrebbe voluto ammazzarsi solo al pensiero!

-Chi è?- chiese sovrappensiero quasi lasciando intendere che il moro stesse ascoltando i suoi pensieri.

-Chi è chi?!-

-La tua ragazza, chi è? Come si chiama?-

-Lavora come cameriera in un bar vicino al negozio e si chiama Daisy- rispose continuando a fissare la strada senza degnarla di uno sguardo.

-Da quant'è che state insieme?-

-Circa quattro mesi. Ma perché questo questionario?- chiese confuso dalla raffica di domande che gli stavano venendo poste.

-Sto decidendo quanto sentirmi in colpa. Di dov'è e quanti anni ha?-

-E' di Las Vegas e ha quasi 17 anni- Faith si fermò di colpo. Quasi 17 anni?! Quindi ne aveva teoricamente ancora 16, che cazzo ci faceva Izzy con una sedicienne?!

-C'è qualcosa che non va?-

-Quasi 17?! Dio! E cosa cavolo ci fa qui con uno come te?-

-Uno come me l'ha salvata da uno stupro, poi so che è scappata di casa ma non mi ha mai voluto dire di più e comunque non te ne deve fregare di quanti anni abbia ok? È una brava ragazza, simpatica e sincera e questo a me basta non me ne frega niente dell'età!- rispose con rabbia, probabilmente l'età gliela avevano fatta notare in molti e lui cerca semplicemente di non pensarci. Nessuno disse più niente ma Faith si sentì ancora peggio, evidentemente questa Daisy era una a posto e decisamente poco troia, brutta storia dato che sperava il contrario. Arrivarono a casa e dopo i soliti saluti Faith si lanciò sotto la doccia per poter rilassarsi e cercare di dimenticare. Izzy invece andò in camera sua dove si chiuse senza più uscirne per il resto della giornata.

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Backy si svegliò finalmente riposata. Dopo tutta quella tensione accumulata si sentiva stranamente rilassata. Si ricordava che il giorno prima aveva parlato con Duff della sua vita e si era abbastanza sfogata. Si era poi chiusa in camera poco prima che Faith e Izzy tornassero. Non erano ancora le 11 quindi per la casa regnava ancora un silenzio sovrano diversamente a quanto avveniva solitamente in città: a quell'ora la gente era a metà del turno mattutino e stava aspettando ansiosamente la pausa pranzo per potersi rilassare.Decise di andare in bagno a prepararsi, prese su dei vestiti semplici e quando aprì la porta per poco non finiva addosso al bassista in piedi dinnanzi a lei con una mano alzata a pugno. Duff vedendola sorrise e abbassò la mano.

-Ciao Backy, ero passato a vedere come stai, ma dalla tua faccia sembrerebbe benone!-

-Già, ed è merito tuo. Grazie mille per ieri mi ha fatto bene sfogarmi un po'- gli sorrise arrossendo. Davanti a lui si sentiva così piccola, forse un po' per l'altezza del ragazzo ma anche per il fatto che nel giro di meno di 24 ore quel ragazzo aveva scoperto tutto della sua vita e questo la faceva sentire impotente davanti a lui.

I don't want to be like them *Gunsnroses*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora