Police

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Prese un taxi e si fece portare davanti a casa di Becky. Arrivata sulla porta bussò, una volta, due volte, tre volte... Fino a perdere le speranze. "Cazzo! E ora che faccio?" Mentre se ne stava per andare la porta si aprò ma ne uscì un uomo che non aveva mai visto prima.

-Si?- chiese l'uomo guardandola perplesso.

-Sto cercando i tre ragazzi che vivono qui, sa dove sono?-

-No e non ne voglio più sapere! Li ho sbattuti fuori stamattina erano indietrissimo con l'affitto e quando ho saputo che uno di loro era finito dentro li ho cacciati definitivamente, ora se non le dispiace la saluto- rispose l'uomo prima di sbattergli la porta in faccia.

Faith si sentiva persa, non aveva nessuno da cui andare e poi chi era finito dentro?! Cominciò a vagare trascinandosi stancamente le valigie per la strada. Erano le 4:30 circa e dubitava che entro la fine della giornata avrebbe trovato un posto dove stare. "Ma brava Faith! Finalmente te ne vai di casa e vai subito a cercare altra gente che ti aiuti?! Forse è vero che sei viziata e che non sai badare a te stessa!" Pensò mentre si riavvicinava verso il cuore della città. Avrebbe dovuto cercare un appartamento, ma per la testa le giravano mille pensieri. Le parole di suo padre e di sua madre le tornavano prepotenti nel cervello ogni volta che tentava di liberarsene, il dolore le strinse il cuore e le lacrime finalmente le rigarono il viso, ma non erano lacrime di nostalgia di quello che era stata la sua vita fino ad allora ma lacrime di disprezzo per i suoi e un po' per se stessa, infondo era stata lei a permettere tutto ciò, che la sua gioventù venisse buttata in mezzo al falso perbenismo, ma era solo una bambina speranzosa... Non poteva sapere...

Si fermò e si appoggiò ad un muro. Si asciugò le lacrime e finalmente sentì nuovamente la forza che tornava in lei e le sgombrava la mente. "...uno di loro era finito dentro..." Ma chi? E perché? Pensò alle parole del propitario dell' ex appartamento dei suoi amici e finalmente capì. Alla centrale! Ecco dove doveva andare, era sicuramente un fatto fresco e se c'era un posto dove tutti e tre si trovavano allora e lì. Camminò il più velocemente possibile che le valigie le permettevano finchè ansimando non arrivò alla centrale della polizia. Salì i gradini e aprì la pesante porta di vetro all'ingresso e lì la vide. Becky era seduta su una delle scomode sedie della sala d'asptto con gli o chi arrossati e le guance bagnate, vicino Dylan che camminava avanti e indietro preoccupato. Avevano anche loro delle valigie contenenti ciò che erano riusciti a portarsi via dall'appartamento prima di essere cacciati fuori.

-Becky! Dylan! Finalmente vi ho trovato!- urlò Faith prima di corrergli incontro e abbracciarli entrambi.

-Faith che ci fai qui? E cosa sono quelle valigie?- chiese in risposta Dylan che sembrava essersi ripreso dal suo mondo.

-Sono andata via di casa definitivamante, allora sono venuta da voi ma il proprietario mi ha detto che vi aveva sbattuti fuori e che uni di voi era finito dentro così sono venuta qui sperando di trovarvi. Ma cos'è successo?-

-Jake è d-dentro- Cominció Backy tra i singhiozzi senza riuscire a guardare l'amica in faccia-Ieri s-sera mentre stavamo t-tornando a c-casa a piedi d-dei tizi e-e gli hanno c-chiesto della r-roba, io lo ho g-guardato p-per chiedere s-spiegazione e lui sb-sbuffando ha t-tirato fuori d-della cocaina d-dicendo il p-prezzo ma i due e-erano p-poliziotti e...e...- tentò di finire ma scoppiò a piangere nuovamente. L'odio che Faith provava per Jake si intensificò. Non le importava tanto del suo "lavoro" ma del fatto che avesse potuto tenerlo segreto a Backy senza pensare che prima o poi tutto viene a galla.

-Mi dispiace tesoro...-disse dolcemente abbracciandola.

-N-no non ti dispiacere. Tu me lo avevi detto che era un fallito avrei dovuto darti retta...-rispose asciugandosi le lacrime.-Ora abbiamo un problema più grande: nessuno di noi tre sa dove andare...-

I don't want to be like them *Gunsnroses*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora