Parte 16-Ray

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-Muovetevi! Il signor Ratri vuole che partiate tra cinque minuti!- ci urla Jennifer da dietro la porta.

Emma si prende la testa fra le mani. -Che razza di situazione...Ray, dobbiamo scappare. Non possiamo andarci!- sibila preoccupata.

Gilda scuote la testa:-Emma, scappare è impossibile. In più, Ray vuole rivedere Anna, vero?- aggiunge ironica.

-Sì, come no...- borbotto dandole le spalle (in realtà, Gilda ha ragione!).

Ci mettono in una gabbia attaccata ad un camion. Comincia a piovere.

-Ho freddo.- sussurra Gilda. Don si toglie la giacca e gliela appoggia sulle spalle. Gilda appoggia la testa a Don, che ha ormai le guance in fiamme.

Alzo gli occhi al cielo.

-Cosa pensi ci aspetta a Lambda? Oltre agli esperimenti, intendo.- mi chiede Emma.

-Nulla di buono.- mormoro.


NORMAN'S POV

-CORRI!- urlo ad Anna. Un demone ci sta inseguendo da una buona mezz'ora e mi sembra di girare in tondo.

-Anna! Abbiamo una sola possibilità!- le grido prendendole la mano.

-E sarebbe?- chiede stanca.

La trascino su un albero. Prima che il demone ci trovi abbiamo più o meno tre minuti.

-Dobbiamo tornare dentro lo scudo protettivo. E' la nostra unica chance. Il demone morirà elettrificato e noi potremo andarcene prima che le guardie ci trovino. -

-Ma...se ci trovano?- chiede apprensiva Anna.

Scuoto la testa. E' la nostra unica possibilità, non possiamo fare altrimenti.

Anna mi vede sicuro e decide di fidarsi.

-Ehy! Demone! Da questa parte!- lo attiro.

Anna ed io corriamo a perdifiato verso lo scudo protettivo. Il demone geme mentre muore elettrificato, ma vengo distratto da una gabbia che arriva a Lambda.

-Anna. Guarda.-

Gli occhi di Anna si riempiono di lacrime.

-Ray...- mormora guardando il ragazzo nella gabbia.

In quel momento, capisco che c'è un'unica cosa da fare.

-Anna, ascoltami. Devi essere forte.- comincio con le lacrime agli occhi. -Io...devo tornare ad aiutare Emma e gli altri. Sono più di due e hanno bisogno di provviste dall'esterno. Devi...andare avanti da sola.- le mormoro riordinandole i capelli bagnati dalla pioggia.

-No...- sussurra tra le lacrime.

-Ti raggiungerò, tranquilla.- sorrido nonostante le lacrime.

-Non ce l'ha faccio...- mormora.

-Sei la persona più coraggiosa che abbia mai conosciuto Anna.- le dico abbracciandola.

-E poi, sei mia sorella. Non dovresti avere problemi.- aggiungo per sdrammatizzare.

-Io vado.-

Anna annuisce e si asciuga le lacrime. Mi sento tremendamente in colpa, ma non posso fare altrimenti.

La guardo che si allontana tra gli alberi. Ho paura.

Per la prima volta nella mia vita dubito delle mie decisioni.


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