Noi ce la possiamo fare?

40 3 0
                                    

Una mattinata grigia e oscura riempiva tutto il cielo dell'reef, il vento portava una brezza tesa a malapena gli uomini e le donne potevano uscire solamente per un piccolo tratto senza che il vento gli accecasse gli occhi con le piccole perle fine di sabbia che portava.

<<Tonowari, ascoltami!>> parlò Ronal alzando la voce alla fine invitando l'uomo ad ascoltarla, ma quando ebbe parlato senza accorgersene svegliò tutti i suoi figli, che si trovavano all'altra parte della capanna familiare, per dividere le due stanze non c'era un comune muro ma bensì un telo di tessuto resistente che serviva per avere più sicurezza e privacy dei loro figli.

<<Cosa stanno dicendo>> sussurrò Tsireya agli altri; con passo felino i ragazzi si stavano avvicinando al telo molto piano, cercando di non farsi sentire, arrivati al telo con movimenti veramente lenti e felini appoggiarono entrambi i loro orecchi vicino al telo per sentire meglio la loro discussione, i na'vi hanno un udito ultra-sviluppato, ma in quel preciso momento i genitori sembravano come dei fantasmi, nessuno li sentiva, nessuno li vedeva....

Quasi nessuno li sentiva, eccetto i figli che si erano appena appoggiati sul telo e finalmente udirono la discussione della coppia, e sembravano preoccupati soprattutto la moglie in lei si udiva che cera qualcosa che non andava, poche volte su Ronal si percepiva la preoccupazione e quelle volte sempre si esaudivano.

<< Tonowari, il mare è troppo mawe (calmo) sai che quando il mare è calmo, il male è pronto ad attaccarci, è tutta colpa degli alieni, loro sono venuti a portarci il male, ci distruggeranno!>>

<<Ah smettila Ronal! Sono na'vi come noi, respirano come noi e i nostri figli, loro non sono il male e il tuo presagio di sventura non cadrà mai sul nostro popolo, devi smetterla cerca di andarci più d'accordo con loro e soprattutto con Neityri.>> Asserì Tonowari mentre la sua amata scrutava da lontano la capanna dei Sully

<<Bene, ma al primo sbaglio che farano li voglio fuori dalla mia tribù>>

<< Si ma'Ronal>>

Nell'frattempo la famiglia Sully venne a scoprire di cosa è successo il giorno prima, trovando in Lo'ak un graffio sul fianco sinistro

<<Cosa è successo?!>>

<<Una pianta graffiante, signore>>

<<Lo'ak cosa diamine è successo?!>>

<<Signore, Aounung ha chiamato me e Kiri Alieni per ridicolizarci>>

Un attimo di silenzio incombe nella famiglia, mentre Jack squadrava il figlio con durezza gli disse...

<<Vai dalla sua famiglia e scusati>>

<<Ma pa-

<<Non mi interessa, è il figlio del capo e noi siamo ospiti qui ed ora muoviti!!>>

Sotto la pioggia battente la famiglia Sully corse verso la capanna del capo, mentre le lacrime di pioggia si appoggiavano velocemente sul loro corpo dalle sembranze feline.

Arrivati si appostarono vicino alla soglia dell'entrata della struttura, quando furono arrivati il capo li notò subito senza proferire altro andò subito al punto, visto che attimi prima notò anche lui il figlio in pessime condizioni, lividi sul suo viso di color violaceo.

<<Vi vedo famiglia Sully>>

<<Vi vediamo Famiglia rele>>

<<C'è qualcosa che dovete dirci?>>

<<Si signore, mi...scusi è colpa mia, una giocata andata male!>>

La famiglia era impegnata nella discussione, ma sembrava che non tutti lo erano; infatti, i giovani primo geniti erano impegnati a guardarsi e di tanto in tanto qualche sorriso appariva su uno e sull'altro; e non erano gli unici a scambiarsi sguardi dolci lo stesso procedimento lo stavano svolgendo anche una probabile coppia composta da Tsireya e Lo'ak

La via dell'acqua è infinita|| Miles QuaritchDove le storie prendono vita. Scoprilo ora