*E*vadere dai sogni infranti

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Giorno 91

Caro diario, ho appena realizzato che sabato sera sarò alla cena di un compleanno, a cui lei ovviamente non viene per non vedermi, in cui ci sarà anche la sua amica e la mia bis cugina. Sono sincero ora che mi trovo faccia a faccia dirò loro tutto ciò che penso di lei se mai dovessero entrare nel discorso, perché non mi piace che lei faccia passare una brutta immagine di me. Per il testo ho deciso adesso di prendermi del tempo fino alla fine dell'università e pensare a ricompormi, poi questa estate cercherò di trovare e conoscere nuove persone e nuove ragazze con cui passare del tempo, chissà se questo 2023 ha in serbo per me qualche novità o bella cosa. Detto ciò su tik tok va di moda una canzone che parla di altri 5 minuti. Ho pensato subito a quelli che io chiedevo a lei ogni volta che dovevo andare via perché era stanca, a volte mi diceva no e io facevo il finto triste e mi allontanavo lentamente, altre volte la confondevo e riuscivo a restare di più, poi c'era quelle volte che invece mi diceva di sì e lì era gioia immensa. Ne passavano anche più di minuti a volte e per me era un onore trascorrere tutto questo tempo con lei. Andavo via e a volte rigiravo per darle un bacio, oppure la chiamavo dalla finestra. Sono cose che non mi capiterà più di fare in quella finestra, di suonare quel campanello e di salire su quel letto a castello per rubarle il posto infilandomi sotto le coperte con due cuscini appoggiati al muro. Son cose belle che ho deciso di conservare nel mio passato e che spero siano arricchite di altre ancora migliori che facciano passare questa nostalgia. Domani andrò a Perugia e passerò la giornata a lezione, con la prof per la tesi e con i miei compagni di università. Sarà di sicuro uno svago per non pensare più, anche se mi ricorderà la prima volta che andai con lei in treno per accompagnarla a lezione il suo primo giorno, così come le tante volte che la portavo a prendere il bus e lei mi dava un bacio e mi diceva grazie. Io la guardavo andare via e speravo in un suo ritorno. Ora come ora penso a noi, penso a quello che saremmo potuti diventare insieme con tutto il bene che c'era. Ora dimora solo il distacco e l'indifferenza come se non fossimo mai esistiti nella mente dell'altro. Ogni giorno è come svegliarsi da un sogno in cui c'è la mia amica e la mia ragazza ideale, e vivo la realtà come se non ci fosse mai stata. Purtroppo la testa mi riporta a quel meraviglioso sogno e mi fa capire che era tutto vero. Non è facile uscirne per uno che come me si affeziona alle persone, eppure devo farcela e vivere ogni giorno con la speranza che qualcuna prenda il suo posto e mi renda ancora felice come un tempo.

Giorno 92

Oggi è stata una giornata piena. Sono andato a Perugia. In treno ho ascoltato la musica ed è passata una canzone, la stessa che 4 anni fa avevo messo su instagram come frecciatina per lei quando mi piaceva ma mi aveva dato palo. La stessa canzone se la rapporto ad oggi dopo la relazione che abbiamo avuto mi rendo conto che mi rappresenta ancora di più, soprattutto la strofa di Mr. Rain. È la stessa canzone che io e il mio amico Andrea ascoltavano in treno quando facevamo viaggi infiniti il primo anno di università. Ecco risentirla oggi quella strofa mi ha fatto uno strano effetto e rispecchia appieno a distanza di tempo quello che ho vissuto. Se penso al significato che aveva dopo essere stato scartato la prima volta e essere rifiutato una seconda mi fa davvero impressione. Fa così:
"Il tempo mi parla di te
Amarsi è breve, dimenticarsi fa male
C'è una parte di me che ti vuole
L'altra ogni giorno ti lascia andare
Siamo tutto ciò che gli altri non vedono
Eravamo ciò che gli altri volevano
Ora il tuo nome non conta più niente
Come una lacrima in mezzo all'oceano
Domani non ci sarò più
Conviverai con le tue paure
E non siamo nient'altro che due sconosciuti
Che hanno un ricordo in comune
No, la vita che volevo non è questa
Un mare di sogni dentro la mia testa
E tu non fai parte di questi
Sto meglio senza di te".
Dopo la fine della nostra storia questa canzone ha acquisito un senso anche se brutto. Come se non bastasse oggi l'ho incontrata e rivista dopo 2 mesi e mezzo. L'ho trovata per il corso mentre io salivo a lezione, lei andava a prendere il treno. Sono stato il primo ad alzare la mano e dirle ciao, lei mi ha visto, per un attimo ha stolzato perché non si aspettava di vedermi e mi ha detto "buongiorno" e io senza indugio ho risposto buongiorno e sono andato avanti senza manco fermarmi. Lei non mi ha fermato nè si è degnata di dirmi neanche uno ciao. Vederla mi ha lasciato un effetto strano dentro. Il mio cuore è sobbalzato per un attimo, poi la delusione di non avere da lei nemmeno un saluto e trattarmi come un estraneo mi ha traforato l'anima. Mi chiedo perché non abbia più la volontà di parlarmi, io mi sono sentito rifiutato e annullato come persona, anche se mi ritengo una persona unica che le ha fatto solo del bene. Guarda diario sono rimasto molto male, mi sentivo che forse l'avrei incontrata ma mai avrei pensato che mi ignorasse così. Sono giunto al limite del mio dolore e questa sera sto di nuovo male per lei. Vorrei una spiegazione di questo comportamento, forse non l'avrò mai ma credo proprio che il destino mi abbia portato lontano da lei. Mi dispiace e mi si spezza l'anima doverle dire addio, questo è quello che lei mi ha fatto percepire. Era meglio se forse non la vedevo, ora sto male ancora e per questo meglio che vado prima che pianga ancora. Ciao diario, vorrei parlare con lei di tutto ciò, ma non posso per cui mi limito a dirlo qui e lasciarlo impresso qui. Un altro giorno finito con la mancanza di lei.

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