Club del Libro (CHIUSO)

1-SK

Qui verranno inserite, alla fine della settimana, le recensioni che manderete in privato.

SETTIMANA DAL SEI MARZO AL 13 MARZO

DEDICATA A AsiaDiCarlo

Il team ringrazia  i partecipanti per le lo recensioni dettagliate.

Recensione a cura di _ElvisPresley_
Ciao vi invio la recensione della prima storia " S.K" 

COPERTINA
Io non sono una grafica professionista quindi proverò ad analizzare la copertina al meglio delle mie possibilità. Abbiamo l'immagine di quello che penso essere S.K, Simone Klap, il protagonista del racconto oscurato dal buio. Si riesce a intravedere il cappello e la mano che lo sorregge. Tutto ciò dà un senso di terrore caratteristico proprio dei serial killer. Si intravede a malapena anche il suo giubbotto. Il titolo sembra essere scritto con il sangue delle sue vittime: proprio come si firmava lui. Tutti gli elementi però nel loro insieme sono perfettamente equilibrati e concentrati.

SINOSSI
Ha catturato immediatamente la mia attenzione e se è successo ciò vuol dire che è stata realizzata alla perfezione. Nella prima parte, coincisa e breve, l'autrice ha voluto raccontare quello che accadrà, senza fare spoiler, all'interno del suo scritto; nella seconda parte spiega che è stato realizzato per un Contest indetto da due autori e che ogni capitolo corrisponde a una casella di quel gioco.

TRAMA
Avevo già iniziato il racconto quindi sono andata avanti di altri capitoli rileggendo però i primi per rinfrescarmi la memoria. Nel primo capitolo, dal punto di vista di S.K, ci viene presentato il modus operandi: in ogni suo omicidio che ha commesso c'era rabbia, genialità e passione proprio nei lavori di Lucio Fontana. Lui brucia le prove così che possa tornare l'uomo insospettabile. Nel secondo capitolo ci viene presentato Antonio Di Dio, il commissario. Ci viene presentato come un uomo legato al suo lavoro tanto che, nel capitolo dieci, l'autrice racconta che lui era molto innamorato di una donna che gli aveva dato un figlio, Marco, ma non riusciva godersi la sua famiglia. In tutto ciò lei lo aveva lasciato. In quel secondo capitolo ci viene presentata la prima vittima di S.K: la cardiologa Lombardi del commissario. Nel terzo capitolo abbiamo la descrizione di un'altra vittima Ilenia. In (continuo sotto)

...breve tutte le vicende sono ben intrecciate tra di loro come una tela di un ragno. Nel settimo capitolo ci viene descritta la storia di S.K che non è altrettanto bella quanto quella di Dio: egli era uno scapestrato nonostante vivesse nell'agio. Era anche molto stronzo e circondato sempre da belle ragazze. Aveva però un migliore amico che considerava un fratello che è morto in un incidente stradale in cui rimase coinvolto anche lui. Simone è riuscito a salvarsi ed è entrato in depressione. Grazie a Michele, che gli è apparso in sogno, lui ha capito il suo scopo: uccidere le persone come lui, persone che non avrebbero più potuto sbagliare e rovinare le vite altrui.

DESCRIZIONI
Nonostante la brevità dei capitoli le descrizioni sono abbondanti. Posso citare, ad esempio, il modo in cui S.K uccide le sue vittime: c'è maestosità nel modo in cui descrivi le sue azioni. I primi capitoli mi hanno fatto entrare nel pieno dell'azione: non presenti immediatamente la storia del protagonista ma l'assassinio: l'autrice non fa provare emozioni particolari al serial killer mentre commette il delitto come se fosse un'azione quotidiana. La descrizione che più mi ha colpita si trova nel settimo capitolo: le emozioni di Simone nel raccontare la sua vita sono ben evidenti attraverso le righe. Anche quelle degli ambienti sono veramente ben fatte: posso citare, ad esempio, quella dell'enoteca nel sesto capitolo: il Vizio è richiama una cantina con un piano interrato con l'entrata composta da un lungo corridoioin legno con un tappeto rosso in stile persiano lungo e stretto. A destra ci sono le scaffalature in stile industral e in cima delle rinomate bottiglie di vino. Prima di accedere alle scale che portano al locale sulla sinistra c'è la cassa su un mobile antico, che dà un'aria importante al locale.