Più di un uomo

20 1 0
                                    

Ei nonno,

come stai?

Oggi non voglio parlarti di me,

oggi voglio parlarti di lui,

di colui che ti avrebbe dato anche l'anima.

Voglio parlarti di colui che ti è sempre stato accanto,

voglio parlarti di colui che ti ha amato da vero figlio.

Oggi voglio parlarti di lui.

Di tuo figlio.

Da quando hai affrontato la malattia, ti è stato sempre accanto,

ti veniva a mettere le partite del Napoli,

ti veniva a fare le medicazioni,

ti veniva a fare la barba almeno una volta a settimana,

ti veniva a sistemare i capelli.

Per te avrebbe fatto tutto il possibile,

per te ha fatto tutto il possibile.

Perché tu sei il padre,

perché tu per anni hai illuminato le sue giornate,

perché tu ti sei preso cura di lui,

perché tu, tu l'hai amato e questo basta a far di te il miglior padre possibile.

È vero, spesso litigavate,

la maggior parte delle volta, per delle sciocchezze,

perché nonostante la tua età, non ti sei mai arreso,

volevi ancora comportarti come un ventenne.

Riguardando delle foto,

con gli occhi lucidi causati dai ricordi,

mi guarda e dice:

guarda qui, andava sempre in bici. Ecco perché nell'ultimo periodo ne voleva una.

Lui ti avrebbe voluto accontentare in tutto,

darti tutto ciò che chiedevi,

ma per il tuo bene, non poteva.

Ogni volta che discutevate tornava a casa e non riusciva a darsi pace,

non ci riusciva proprio a stare arrabbiato con te.

Nell'ultimo periodo, ogni sabato sera veniva a prendere te e la nonna per farvi venire a mangiare la pizza con noi.

I tuoi occhi brillavano di gioia in quelle sere.

Il giorno in cui te ne sei andato, io l'ho visto piangere per la prima volta.

Ho scoperto che anche lui può essere debole,

le notti non dormiva.

Se era sveglio, ti pensava,

se chiudeva gli occhi, ti sognava.

In quel periodo era distratto,

gli si leggeva nei comportamenti il dolore,

nonostante provasse a non farlo notare.

Gli si leggeva negli occhi quanto tu gli mancassi.

Eppure, non ha fatto scenate,

non è andato in giro a manifestare il suo dolore,

non è andato in giro a chiedere compassione.

Lui stava male, ma non aveva bisogno di farsi notare.

A Natale, non appena scoccò la mezzanotte, pensò a te.

Lo vidi in lacrime tra le braccia di mamma.

Nonno tu sei stato speciale per me e non solo.

Mi manchi.

Ti voglio bene.

Uno sguardo alle stelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora