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Izuku

Ero completamente assorto da questo ragazzo seduto affianco a me... tanto che non mi resi neanche conto ne del tempo passato ne tantomeno dalla ragione per cui mi trovai ancora lì..

Senza farmi notare girai lo sguardo dalla sua direzione...
Ne rimasi affascinato.

Aveva gli occhi che brillavano ed un sorriso che cercava in tutti modi di non far notare.
Sembrava che in quelle storie ci fosse nascosto qualcosa di personale.. quel qualcosa che cercava di venire a galla dal suo animo.. un urlo muto che nessuno sarebbe stato in grado di sentire ed interpretare...

Non so di preciso quanto tempo era passato , ma lui non smise neanche per un momento di parlare.. iniziò addirittura a descrivere le panchine del parco , lamentandosi del fatto che non fossero abbastanza comode per i poveri barboni che vivevano per strada.

La cosa mi fece sorridere e quando lui lo notò mi sorrise anche lui di rimando... e in quel momento ne rimasi incantato e persi un battito.. mi voltati di scatto con un leggero rossore nel viso..

T: lo vuoi uno spuntino?
Sai.. fin da quando ero piccolo di notte mi alzavo sempre a rubare della cioccolata dalla dispensa.

Mi porse una barretta energetica al cioccolato e io presi con gratitudine e dopo averla scartata la divisi in metà così la potevamo mangiare insieme.

T: grazie sei molto gentile!

Mi sorrise, ma ciò non comprese anche gli occhi. Lo notai subito dato che quel sorriso sembrava più un mio marchio di fabbrica..

I: non sforzarti di sorridere se non è ciò che senti realmente..
Perché quei sorrisi, col tempo ti distruggeranno l'anima...
E non potrai fare più nulla a riguardo..

Ne rimase completamente scioccato dalle mie parole dure e senza tatto.
Non mi sforzai neanche di chiedere scusa.. sono arrivato ad un punto che il mio animo si è completamente lacerato.
Sento ti essere completamente vuoto.. privo di sentimenti e soprattutto di voglia di vivere, ma chissà per quale ragione divina sono ancora qui..

I: perché?

Cercai di nuovo il suo sguardo che si era di nuovo perso a contemplare le stelle.

Lui voltando di poco lo sguardo sulla mi figura mi rispose..

T: perché cosa?
Perché sono in giro a quest'ora o perché ti ho salvato?

Gurai lo sguardo da un'altra parte

I: la seconda..

Non sentii nessuna risposta perciò mi voltai verso di lui ed era di nuovo voltato verso le stelle

T: non so proprio come rispondere alla tua domanda.. ti ho visto e ho agito... tutto qua.

Nessuno dei due parlò più..

Mi rilassai completamente su quella panchina e ascoltando il rumore della notte senza neanche accorgermene mi addormentai..

Touya

Ero completamente assorto nei miei pensieri , cosa che tra l'altro mi capita molto spesso, visto che tra di noi in famiglia non c'era  tutta questa gran voglia di parlare, perciò ogni tanto mi estraneo dal mondo esterno.
Talmente tanto che non mi sono neanche reso conto di che ore fossero..
Allora mi girai verso quel ragazzo col quale mi ritrovai per la prima volta a parlare per così tanto tempo del più e del meno,anche se praticamente ho parlato sempre e solo io, ma la cosa non sembrava disturbarlo anzi..
Forse il mio chiacchierare ininterrottamente lo allontanava dai suoi pensieri...
Ciò mi rese felice in un certo senso..

Le uniche conversazioni a casa riguardavano soltanto le sessioni di allenamento e la dieta da seguire.. ma da quando sono stato lasciato indietro non avevo neanche più motivo di continuare a fingere che me ne interessasse qualcosa della vita a scuola di Natsuo o delle nuove amice di Fuyumi..
Mi chiusi sembra di più in me stesso fino a sentire dentro di me una rottura..

E tutto questo mi ha portato qui..

Mi girai per dire al ragazzo che forse era ora di tornare a casa da l'ora tarda, ma le parole mi morirono in gola dato che a fianco a me c'era solo immagine di una bella addormentata..
Lo guardai più da vicino, notai i suoi capelli di un colore sul verde tendente al nero e di una forma indefinita, la sua pelle, invece, talmente chiara da far  sembrare le sue lentiggini ancora più scure di quello che dovrebbero essere.
Sembrava un piccolo angelo caduto da cielo mentre dormiva, ma il suo sguardo così vacuo mi rimase impresso...

Cercai dentro il mio borsone un plaid che avevo messo, in vista della nottata a passare fuori, ma tutto avrei pensato tranne il fatto di condividerlo con un altro ragazzo conosciuto perlopiù nel modo più assurdo possibile..

Mi avvicinai a lui così da poterci stare entrambi.

Mi rilassai in pochissimo tempo.. forse dovuto anche dal tepore che emanava quel ragazzo a fianco a me.. quello sguardo che sembrava scavarti l'anima..
Chissà che cosa ha dovuto passare per arrivare a tutto questo..

Mi addormentai così...
Con mille domande e mille dubbi che avevano come unico protagonista questo ragazzo, che sembra avere l'aspetto di un angelo ma l'anima dilaniata come se avesse fatto un giro all'inferno. 




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