Lettera 3

55 10 2
                                    

25 marzo

È una roba strana: è come se avessi trovato un motivo per andare a scuola, come se ora finalmente tutto avesse un senso.
La sensazione di andare a dormire con la consapevolezza che la mattina dopo avrò l'assoluta certezza di vederti, di parlarti e sentirti parlare...non lo so, sentirti parlare è terapeutico: la tua voce mi rilassa e anche il tuo accento. Sei particolare, sei raro, vorrei fartelo capire in trecento modi diversi, ma la tua diffidenza mi blocca, mi spaventa.

Devo avere pazienza è solo questione di tempo.
Sentirti parlare di fisica, scienze, filosofia, musica, pensieri tuoi, credo sia la cosa più bella che mi capiti ogni giorno e sottolineo ogni giorno.
"È questione di tempo, aspetta: un passo alla volta vedrai che col tempo la situazione si sbloccherà".
Madonna se avevano ragione.

Sei enigmatico, forse per questo mi piaci.
Il tuo tono di voce basso e impenetrabile m'incuriosisce, come se nascondesse qualcosa.
La vuoi sapere un'altra cosa divertente? Ho sempre considerato le classiche persone "bionde con gli occhi azzurri" non degne di tutta quest'ammirazione.
Hai degli occhi stupendi, quasi glaciali.

Mi ricordi un bambino felice e spensierato che sa prendere la vita così come viene.
Sentirti ridere, mantenere il contatto visivo sono tutti indicatori del fatto che io stia andando nella direzione giusta e anche due tra le cose che rendono le mie giornate un po' meno pesanti.

Tutto ciò che non ti ho mai confessatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora