Tutto ciò che non ti ho mai confessato

Lettera 11

24 aprile

Non ho mai fatto una cosa del genere prima d'ora, scusami se mentre ti leggerò questa lettera sarò un po' impedita.

Sin da quando ti ho parlato per la prima volta (15 marzo) ho percepito in te qualcosa di strano che ancora oggi non riesco a spiegarmi: non so per quale motivo, non me ne hai mai parlato, ma è come se tendessi a reprimere ogni emozione che provi, anche la più piccola, come se esprimerle ti rendesse una persona che in realtà non sei, non so, è strano.

Ti ha sempre avvolto un velo di freddezza e distacco emotivo che col tempo ho imparato a capire e ad apprezzare anche.

C'è una cosa in particolare di cui però volevo parlarti: questa tua caratteristica mi ha fatto penare più di una volta, calcolando anche il mio essere molto emotiva come persona e il fatto che io provi dei sentimenti per te.
Che tipo di sentimenti?
Quando passiamo tempo assieme, ti ascolto mentre parli di tutte quelle cose che t'interessano e che, magari, a volte neanche capisco al 100%, io sono felice; spero sempre che quel tempo passato con te possa durare per l'eternità, di sentirti parlare per altre dieci ore o anche di più.

Ho paura che non te ne importi granché di me, che io sia solo una comparsa nella tua vita, che un giorno ti dimenticherai completamente di tutti i momenti, brevi e lunghi, che abbiamo trascorso insieme.

Sai una cosa Thim? Io me lo ricorderò tutti, a prescindere dal fatto che io abbia o meno una memoria sovrumana, per la quale sono condannata a ricordare tutto e tutti per sempre, ti ricorderò per sempre come una persona che nell'arco di pochissimo tempo è riuscita a lasciare un'impronta importante nella mia vita.
Mi hai insegnato tanto e non parlo solo delle frasi o delle parole nella tua lingua.

Ho paura di una cosa soltanto: che queste mie parole per te non saranno altro se non aria fuoriuscita dalla mia bocca, senza un reale significato dietro, senza alcuna emozione.
Le emozioni Thim, perché certe volte sembri non averne? E fai attenzione, ho detto "sembri" proprio perché so che tu non sei realmente apatico, ma solo estremamente chiuso.

Non so se qualcuno te l'abbia mai detto, ma per me sei una persona veramente importante, non voglio perderti, aldilà di ogni sentimento provato.

L'anno prossimo non potremo più andare a scuola insieme, a me mancherà davvero tanto: scendere di corsa per evitare di arrivare in ritardo, aspettarti giù al palazzo ascoltando la musica o leggendo un libro...poi, al ritorno, salutarti dicendo "ci vediamo" sperando che la prossima volte in cui "io avrei visto te e tu avresti visto me" sarebbe arrivata il prima possibile.

Mi sono chiesta molto spesso cosa tu possa pensare di me, cosa possa provare nel profondo, visto che non l'hai mai espresso apertamente.

Ti dico un'ultima cosa e poi ho finito: ti auguro tutto il meglio di questo mondo, te lo meriti.

Ti auguro di trovare la felicità, che sia qui o all'estero.

Ultimissima cosa: spero che non ti scorderai di me, io di te non lo farò sicuramente.

Ti voglio bene/Ti amo