20 maggio
La scuola è praticamente agli sgoccioli: siamo a maggio e proprio in questi ultimi giorni non poterti più vedere al mattino per via del Covid è una cosa bruttissima.
Esco dal palazzo e vedo le stesse scene che mi capitava di vedere mentre aspettavo che tu scendessi di casa: la ragazza castana, probabilmente residente nel mio condominio, con quell'Husky gigante;
i primi giorni, dopo quel 15 marzo, la vedevo sempre e lei mi guardava girovagare ansiosamente nei pressi del mio ascensore, mentre io speravo che casualmente tu saltassi fuori.
Chissà cos'avrà pensato.Poi c'è quel ragazzino che abita nel tuo di palazzo, uno con gli occhiali, bassino e di non so quale prima della nostra scuola; scendeva sempre cinque minuti prima di te.
Poi, durante il tragitto, mi capita di incontrare sul corso un signore non troppo giovane con uno o due volpini;
stava sempre lì ogni mattina e noi dovevamo sempre rallentare il passo per superarlo perché quel volpino che aveva al guinzaglio occupava mezzo marciapiede.
Lo vedo ancora e ogni volta che mi capita di doverlo superare mi vieni in mente tu col tuo passo spedito, che solo lui con i suoi cani riusciva a rallentare, anche se per poco.
Come potevo dimenticarmi di Alyssa, la mia amica di pattinaggio che incrociavamo sempre davanti a quel negozietto di scarpe, lungo il percorso? Da quando non scendiamo più insieme non la vedo più.
Andavo fierissima del fatto che lei mi vedesse con te; ne ero e ne sono ancora tanto orgogliosa.Mi manchi.
Poi arrivavamo a scuola e c'era Troy che, a costo di entrare in ritardo, stava lì davanti all'entrata ad aspettare un mio abbraccio...quando io, in realtà speravo solo in uno dei tuoi.
Mi è capitato di abbracciare persone e di far finta che tra le mie braccia ci fossi tu, nonostante il fisico di quella persona che stavo abbracciando non fosse esattamente il tuo;
magari aveva le spalle troppo larghe o non era magro come te.
Era bello per un attimo perché, alla fine, anche se per poco, riuscivo eccellentemente ad ingannare il mio stesso cervello.Certo che però abbracciare te è completamente diverso: l'ho fatto due volte ed entrambe le volte ho sentito una gioia immensa che non so se tu abbia provato allo stesso modo.
Riusciremo a rivederci?
Ma certo che ci rivedremo.
Magari non per andare a scuola insieme, ma per un giretto in città.
Mi renderebbe tanto felice, anzi, a dirla tutta mi permetterebbe di tornare alla stabilità.Ho paura di scrivere.
Scusa se sono così invadente.
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Tutto ciò che non ti ho mai confessato
Poetry[COMPLETA] C'è qualcosa di peggiore della lontananza fisica tra due persone? La lontananza temporale. Composto nella speranza che ciò possa essere di conforto a qualcuno e di un tuo flebile ricordo di me. Ci sono persone che incontri per una specif...