Lettera 5

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31 marzo

È così bello parlare con te.
Potrei starci per ore.

Sentirti parlare di robe strane e assurde a cui nessun essere umano arriverebbe mai a pensare; robe che la gente al di fuori di noi giudicherebbe come "noiose e assurde".
Con te ha un effetto diverso parlarne.

Sento una sorta di calma che però da un momento all'altro potrebbe esplodere, boh è strano.

In questo momento sono in viaggio verso Roma con la canzone che mi consigliasti tu nelle orecchie: "Hole Dwelling".

Stamattina camminare sotto la pioggia con questa nelle orecchie è stato veramente stupendo.

Per un attimo ho immaginato te vicino a me a camminare a passo veloce, come tuo solito, e a formulare e raccontarmi teorie strane.

Ho paura di esprimere quello che provo e quello che ho dentro, anche per questo sento di poter esplodere da un momento all'altro.

Parlare con te è bellissimo e hai anche degli occhi stupendi.

Ho paura di parlare agli altri dei miei sentimenti.

Non vedo l'ora che arrivi domattina.

Spesso ho paura che tu ti possa dimenticare di me e che il "ci vediamo" diventi un "addio", senza che nè io nè tu lo sapremo.
Non so come si dica addio nella tua lingua, spero tu possa insegnarmelo un giorno...da una parte.
Dall'altra no perchè non voglio che quel giorno arrivi, ma la mia testa è già proiettata verso il "tanto finirà tutto perchè IO rovinerò tutto", è sempre andata così.

Non so creare rapporti con le persone, nè tantomeno mantenerli.

Vorrei che tu ti ricordassi di me, vorrei passare ore a parlare con te, ma non so quanto a te farebbe piacere.

Probabilmente sono anche io che mi faccio troppi problemi ma hey, non è una novità.

Ho paura.
Ho tanta paura.
Non voglio che i miei sentimenti per te escano fuori.
Come reagiresti se lo sapessi?

Forse sto sbagliando a scrivere.
O a vivere così, innamorata di te.

Non lo so.

So solo che andare a Roma con te vicino sarebbe stato meglio.

Tutto ciò che non ti ho mai confessatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora