tenetevi il mondo e lasciatemi il mare

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"buongiornissimo"
mi affaccio in stanza di Arianna e ovviamente la trovo a dormire, così entro e alzo la serranda della finestra, poi mi appoggio sul letto accanto a lei e la scuoto per svegliarla.

"chi ti ha detto di entrare?"
quasi mi urla, tirandosi su di scatto dal cuscino, con gli occhi ancora accartocciati.
"io"
"sto gran cazzo luna, esci"
"nono, sveglia dai"
"esci e lasciami dormire"
"no, è tardi, dai che il sole splende"
"ma porco due, non devi andare a lavoro oggi?"
"no oggi no, ama è domenica, e di domenica non lavoro"
"che cazzo"
"già, e ti scasserò il cazzo ancora"
"che bello" dice con un' ironia assurda, chiudendo li il discorso.

mi fiondo in cucina, certo non per fare un favore ad Arianna, bensì per levare la moca dal fuoco e riempirmi la tazzina di caffè. quanto mi piace.

"dai svegliati, non è possibile che ti riaddormenti così velocemente" le urlo dal ciglio della porta dopo aver fatto colazione.

vabbè sticazzi. mi vado a lavare e vestire e non avendo grossi programmi rimango con una tuta della Nike che mi sta quattro volte. dopo poco sento il rumore delle pantofole di Arianna strusciare per terra e corro in salotto.

"oooo buongiorno principessa" grido passando davanti a lei. si stamani ho voglia di urlare
"di chi è quella tuta scusa?"
"perché?"
"è enorme"
"mia" dico un po' incerta, in effetti non è mia, ma nemmeno di chissà chi, era di mio zio.
"tua?"
"si(?)"
"non sembra"
"cos'è sei gelosa?"
"no, non me ne frega nulla"
"sisi certo, dicono tutti così"
"perché dovrei essere gelosa?"
"non lo so, dimmelo te"
"non lo sono, basta" dice nascondendosi dietro lo sportello del frigorifero, che rosso nella cucina bianca, spicca subito alla vista.

"ti sta bene comunque" non me lo aspettavo, mi dovrei preoccupare?
"grazie(?)"
"perché questo tono interrogativo?"
"mi fa strano"
"che c'è non posso dirti che ti sta bene?"
"non lo fai mai"
"oggi mi è presa così"
"ho solo detto che mi fa strano"
"va bene, non lo dico più"
"come vuoi"
"però lo penso" ma che le piglia?
"ari, ma che cazzo ti sei bevuta?"
"nulla"
"ma sei sicura, magari stai male?" le poggio la mano sulla fronte per sentire la temperatura, può sembrare stupido ma io sono seriamente preoccupata, non fa mai così.
"sta ferma" dice scacciandomi via la mano
"bah" sussurro ridendo.
"come mai così felice oggi?" chiede riempiendosi la tazza di succo alla pesca
"bo, sta arrivando l'estate"
"e ti fa sto effetto?"
"si, e approposito ti va di andare al mare oggi?"
"al mare?"
"che ho detto"
"no, non mi piace il mare"
"dai, Arianna, fallo per me, non c'è nessuno che può"
"azzurra? o, aspetta come si chiama l'altra?"
"azzurra non può e marina, si chiama così, idem"
"dai, nemmeno le hai sentite"
"ma che ne sai"
"lo so perché il tuo telefono è sempre spento" dice indicandolo.

cazzo, perché ho sto vizio di tenerlo spento fino a tardi. maledico silenziosamente mia mamma per avermi insegnato così da piccola.

"va bene dai, sento loro, però vieni anche te?" dico facendo gli occhioni.
"ma perché ci tieni così tanto che venga?"
"perché, non voglio che stai da sola, e ti devi divertire un po' "
"dopo vedo, intanto senti loro"
"uffa, e vabene" annuisco sbruffando.

zuzzu

wela cuore

dimmi tutto vita mij

oggi, ti va di venire al mare?

bao amo, a che ora?

quando vuoi, basta che mi avvisi haha

sisi certo, ma chi c'è?

io, te, sento un altra
mia amica e forse, se riesco
a convincerla Arianna

Arianna quella che vive con te

si, lei

quella figa

si, lei

ullallaaaa

dai, cazzo dici

niente niente

vabbè ci si vede oggi

vai okkkk

si, la chiamo zuzzu. si, crede che Arianna sia strafiga. e si, ormai è come se fossimo sorelle, per il nostro rapporto. ho acceso il telefono da forse due minuti e già ho girato metà delle chat, un po' per leggere i messaggi anche se puntualmente apro e chiudo la chat senza leggere nulla, un po' per chiedere di venire con me oggi.

marina

wela

we, come va?

tutto apposto, tu?

apposto

vabbè insomma, ti volevo
chiedere na roba

dimmi tutto

oggi, ti va di venire al mare
con me, una mia amica e
se riesco a convincerla anche
un altra.

no, amo mi dispiace oggi
non riesco, devo andare a
equitazione. mi dispiaceee

ah vabbè tranquilla, semmai
ci si torna un l'atra volta insieme

vai siii

vabbè allora ciaooo

ciaaaa

perfetto quindi, ricapitolando, siamo io, azzurra e ora devo cercare di tirare fuori casa Arianna. anche perché ora la domanda mi pare scontata: se non vuole venire con noi ci sarà un motivo, perciò che deve fare di così importante?
probabilmente un cazzo, semplicemente non ha voglia di uscire o di stare con me.

mi siedo al tavolo e aspetto che ari faccia lo stesso, per pranzare.

"allora per oggi hai trovato qualcuno?" chiede infilando una forchettata di penne al pomodoro in bocca.
"se ti dicessi di no?"
"cazzi tuoi" "io al mare non vengo"
"ma allora il problema è il mare?"
"no, non ho voglia di uscire proprio"
"mh mh" "comunque, viene azzurra, non sono sola"
"meglio così"
"però dai vieni anche te"
"ma perché? hai trovato la compagnia perché vuoi me?"
"perché ti voglio bene"
"e quindi?"
"voglio passare del tempo anche con te"
"bah, sei strana luna"
"lo so, grazie"
"vabè, vengo senti, però poco eh" cede lasciando la forchetta nel piatto e alzando gli occhi su me.
"evvai" corro per casa ballando, come se avessi vinto un mondiale di calcio. mentre ari mi guarda malissimo e registra un video.
"te sei tutta mongola"
"non lo pubblicare da nessuna parte eh scema"
"tranquilla" ammette ridendo.
"grazieeee" le urlo mentre mi avvicino per abbracciarla. non sono affettuosa di mio, ma lei riesce a tirarmi fuori quel tocco di dolcezza che c'è in me, non so come faccia. vorrei tenerla accanto sempre, perché è fragile e ha bisogno di tanto tanto amore, perché è lei. e solo lei voglio.

insegnami ad amare// ARIETE  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora