Prologo

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E poi pensò: La morte è morte.

Sentì un bisogno folle di ridere. La morte era la morte, ma certo.

Cos'altro c'era da dire?

Stephen King, Pet Sematary





L'esistenza di quell'energia l'aveva sperimentata tanto tempo addietro, e ora doveva condividerla. Era troppo preziosa per sprecarla.

Gli esseri umani temevano la morte, invocavano pietà quando stavano per essere uccisi e invece avrebbero dovuto essere così felici di accoglierla.

Solo con la morte si poteva diventare liberi. Non vedeva l'ora di rendere lei partecipe di quel segreto così inebriante, iniziarla a quella fase del Tutto che le avrebbe rivelato ogni cosa. Non ci sarebbe stato più dolore per lei, non ci sarebbe stata più costrizione. Avrebbe dovuto prendere la sua carne per farlo, era un passaggio obbligatorio.

A volte immaginava come sarebbe stato. Lacrime di perla su quel volto bianco e perfetto. I lineamenti scolpiti che si accartocciavano dal dolore e dalla sorpresa. Gli occhi sarebbero diventati un mare di sofferenza e poi buio che inghiotte ogni cosa.

Era necessario, si ripeteva. Era necessario che accadesse.



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