Nonostante questo romanzo non sia propriamente una creazione recente, spuntare la casella "Completa" su questa piattaforma mi fa un certo effetto. Vederlo qui, tutto intero, dall'inizio alla fine, mi fa un certo effetto. Soprattutto perché mi ha accompagnata negli anni, ha cambiato forma, stile, voce molte volte. Una cosa l'ha mantenuta: il voler essere un grande omaggio a Edgar Allan Poe, l'autore che ha ispirato la maggior parte dei miei scritti.
In particolare, Hollow Fell è un tributo a "Il cuore rivelatore", il mio racconto preferito: un brano claustrofobico, che racchiude in sé il tema della follia. Il protagonista si macchia di un omicidio, salvo poi dichiararlo spontaneamente alla fine. Ma fino ad allora, mentre leggiamo, siamo nella sua testa, dove realtà vera e realtà finta si mescolano senza criterio. Vi ricorda qualcuno?
Al tempo stesso, con Hollow Fell ho voluto sollevare una serie di dubbi sul tema del sovrannaturale: gli omicidi avvenuti sono realmente attribuibili a Tristan? Sarah era davvero vittima di un padre abusante e aveva inventato la storia del rito per rifugiarsi a sua volta in una realtà parallela? Si tratta davvero di una vicenda di autosuggestione, in cui tutti si creano un proprio mondo personale per sfuggire ai traumi? L'entità che viene chiamata "Lui" è John Hamilton o è invece qualcosa di ultraterreno?
Non lo sapremo mai.
Hollow Fell ha sempre voluto essere questo: un romanzo che solleva interrogativi, un enigma senza una vera risposta. Un libro per riflettere su quanto i traumi possano condizionarci e cambiarci. E spero di essere riuscita a renderla ciò che voleva essere.
Grazie per essere arrivati fino a qui.
Sara
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Hollow Fell
Horror"Giocare con la morte è pericoloso ma è anche tremendamente eccitante" York, 1900: Maryanne Lennox, giovane moglie di una promessa della medicina, si trova alla festa di inaugurazione della casa di un vecchio amico. La dimora sorge tra le fronde del...
