Cap 14

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Fiordaliso

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Fiordaliso

Eravamo tornati da qualche ora a casa, e stavamo finendo la squisitissima cena preparate dalle mani d'oro di Theresa.

Credo che nessun chef stellato, la possano superare, perché è bravissima!

Mi stavo gustando con gioia il mio tiramisù, che la golosa di dolci che è in me, stava esultando a tale delizia, sotto lo sguardo divertito di mio marito.

-Sei proprio una bambina, lo sai?-

Lo sentii dire, con quella voce suadente, mentre si avvicinava a me, posando il calice di vino ormai vuoto sul tavolo, osservandomi, con quello sguardo pieno di desiderio, facendomi arrossire timidamente sulle guance, come ogni volta, che i suoi occhi si posavano su di me, facendomi sentire imbarazzata, desiderata e bellissima allo stesso tempo.

Lo sentii dire, con quella voce suadente, mentre si avvicinava a me, posando il calice di vino ormai vuoto sul tavolo, osservandomi, con quello sguardo pieno di desiderio, facendomi arrossire timidamente sulle guance, come ogni volta, che i suoi o...

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Se quello sguardo potrebbe parlare, sono convinta che direbbe tutte cose poco indicibili, facendomi arrossire ancora di più.

Era sempre così con lui, anche se non volevo arrossire per ogni minima cosa, ma era più forte di me.

Era nel mio DNA arrossire, ogni volta che quello sguardo seducente si posava su di me, incendiandomi l'anima.

Mi faceva sentire come una Dea.

Una Dea seduttrice, anche se non mi sentivo tale.

Ma lui, con quello sguardo, mi faceva sentire perfetta.

E credo che solo lo sguardo della persona che ami, possa e deve farti sentire sempre così.

Unica per lui.

Amata e desiderata, come ogni donna dovrebbe sentirsi con il proprio uomo, e Jungkook era proprio così che mi faceva sentire.

Spostai il mio sguardo di nuovo sul mio dolce, cercando di concentrarmi su quello, mentre avvertivo il suo sguardo su di me, trapassarmi tutta, lasciandomi brividi di piacere ed eccitazione.

-Vieni qui.-

Lo sentii sussurrarmi con quella voce carezzevole e dominante, avvertendo il mio corpo accendersi, sotto quel suo comando seducente, facendomi voltare lo sguardo verso di lui alzandomi in piedi, mentre lui si raddrizzava sulla sedia su cui era seduto, appoggiandosi comodamente contro di essa, sembrando un Dio della guerra e della seduzione, pronto a scatenarsi.

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