capitolo 6

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- Hey ciao, come stai? - chiede Nicolas.
- Em... ciao, bene, tu? - Rispondo.
- Bene, sai stavo pensando a quel diario rosso, sono qui se ti serve una mano
ok? -
- Va bene ti chiamerò se ne avrò
bisogno -
- Ok allora ci vediamo in... -
La sua voce viene interrotta dal mio ex gruppo di bulle. Vado in panico, inizio ad arrossire per l'ansia. 
- Nicolas? Che ci fai con una ragazzaccia del genere? -
- Nulla nulla -
Sento lui che sussurra loro che avrebbe spiegato dopo il motivo.
- Ci si vede ragazza che cambia classe per scappare da noi -
Tra me e me dico che lo avrei fatto altre mille volte.

Non riesco a concentrarmi, mi fa strano l'idea che conosce anche loro, le mie ex bulle. Da una parte non mi sorprendo perché bullo e bulla vanno a braccetto, ma dall'altra parte mi fa strano. So che dopo parleranno di me e ho paura di quello che possono dirmi alle spalle.
Nicolas con me è cambiato, mi tratta come ho sempre desiderato essere trattata. Non sono mai stata fidanzata, di cotte ne ho avute, ma tutti mi hanno sempre rifiutata. Anche se so che non devo farmi illudere, la tentazione di innamorarmi c'è perché quando non hai mai ricevuto amore da un ragazzo come tutte le altre, non capisci se è illusione o amore. Ti fai trasportare dal momento, e quella è una trappola che se ci cascherei non mi sorprenderei.

È passata una settimana ormai e noto che pian piano mi lascia da parte, intendo sul suo lato bullo, come se io non esistessi. Mi lancia qualche sguardo in classe di tanto in tanto ma a livello di bullo con me è come se non fosse mai esistito. Il quanto mi appare molto strano e mi mette in allerta, una parte di me non si fida, ma un'altra pensa che forse avrà cambiato idea su di me. Tutto questo è ancora da scoprire, è tutto resta ancora un mistero per me, un mistero però che non mi scende giù.  Ormai ne sono abituata a questi colpi di scena, ma se solo potrei modificare il mio carattere so che questo non lo permetterei. Non permetterei a me stessa di affezzionarmi subito a una persona, e non permetterei a me stessa di star male. Quindi cercherò di non farmi trasportare e divorare dai sentimenti e dalle emozioni (penso proprio che mi stiano già divorando all'interno), che sono come un branco di lupi, una volta circondato è difficile uscirne vivo.

Lancio lo zaino a terra, distrutta mi distendo sul letto, ma questa volta il letto mi inganna, trasportandomi nel mondo dei sogni.
Mi trovo in una scuola. Buia, abbandonata, simile a come sarebbe la mia scuola dopo ad un terremoto. Risate in sottofondo, si sente un eco inquietante.
- Ragazzaccia! Prova a trovarci! -
- Che c'è? Hai paura? Vieni! Ti
divertirai -
- Lasciatemi in pace! -
- Mai! -
Sento le loro risate ancora più vicine.
- Andate via! -
Affanno, sudore che scende giù per la fronte, indosso solo con una vestaglia bianca. Corro inciampo, gli spiriti mi inseguono, urlo, chiedo aiuto.
- Scappi ? -
Arriva un silenzio totale, con solo il cadere delle gocce di acqua nel lavandino del bagno. Resto immobile a guardare il vuoto, mi giro e...
- Aiuto! - Grido svegliandomi. Piangendo mi asciugo il sudore. È stato un incubo orrendo, quelle bulle sono un
tormento.
Bussano alla porta.
- Giusy,  mi hai fatto prendere un colpo , per correre a vedere come stai stavo anche per inciampare ! , tutto bene ? - Chiede mio padre con mia madre che si regge il petto con la mano per la paura.
- Si, è stato un incubo. In questo periodo sono sempre più frequenti -
- lo abbiamo notato, di notte è come se parli da sola, chiedi aiuto, ti vengo vicino per asciugarti il sudore mentre tu indifferente continui a dormire -
- Ormai ci ho fatto l'abitudine -
- Ti abbiamo lasciato il pranzo sulla tavola, è ancora caldo, non volevo svegliarti sembravi stanca -
- Grazie, si lo ero, anche se stasera dormirò lo stesso perché quell'incubo non mi ha fatto riposare come si dovrebbe -
- va bene, a stasera, io e tuo padre andiamo da zia Carla. Qualsiasi cosa chiamaci -
- Ok, a dopo -

Dopo ore di studio, con solo la pausa per la cena, dalla noia decido di raccontare un pò della mia settimana al diario.
Solo dopo aver scritto giusto due righe, mi arriva un messaggio da Nicolas.
- Ciao! Senti possiamo vederci quando vuoi, per stare insieme ecco -
- Ciao, si mi farebbe piacere, ma tra pon di latino e altri miei impegni pomeridiani è difficile trovare un pò di tempo per me -
Faccio di tutto per rifiutare in modo non offensivo -
- Vabbè sai pure fuori scuola c'è quel bar, possiamo prenderlo lì, due minuti poi ritorniamo a casa -
- Va bene, allora per me va bene anche domani -
- perfetto, a domani allora -
Non posso dire di non essere felice per l'incontro di domani al bar, direi una bugia. Prima cercavo di rifiutare perché mi sembrava una cosa un pò eccessiva, solo noi due in un bar, però poi ho pensato che non c'è nulla di male. Dopo un paio di minuti, mi avvolge un'ondata di sonno, mi accascio su per la scrivania, col telefono in mano.

Mia madre mi sveglia, la trovo accanto la scrivania, col mio telefono in mano, e io distesa sul letto.
- Mamma, che ci fai qui -
- Io e tuo padre stavamo per andare a dormire, ma pensavamo di darti il bacio della buona notte, ma ti abbiamo trovata a dormire sulla scrivania e ti abbiamo riportata sul letto -
- Perché hai il mio telefono in mano? -
Il perché lo sapevo già ma volevo averne conferma.
- stavo per posartelo sul comò, ma un messaggio di Nicolas lo fa vibrare e avrei preferito non leggere quelle conversazioni -
- lo so mamma, volevo parlartene
ma... -
- No Giusy, ho paura per te, tu ti stai innamorando di una persona sbagliata che non può farti altro che male. Io ti conosco, hai un carattere sensibile e con un amore immenso ed è giusto che sia così, non è sbagliato essere pieni di amore, ma avvolte dare troppo amore fa male al cuore se dall'altra parte non si viene ricambiati. Questo non lo potrai capire ora, ma in futuro si -
- Lo so mamma, lo so. So anche che mi sto... si lo ammetto mi sto innamorando di una persona sbagliata, hai ragione, ma i sentimenti non possono essere controllati, è normale innamorarsi -
- Si, lo so che è normale innamorarsi, ma della persona giusta però. Non farti illudere, non so quante volte
ripetertelo -
- Infatti ho paura di questo, ma la mia testa non vuole farmelo capire e il cuore si addolcisce a sua volta -
Vorrei che questa discussione non fosse mai accaduta. Odio ammettere che mi sto innamorando di lui, e odio ancora dippiú il fatto che mia madre lo sappia. Sono la prima a sapere che non è il ragazzo giusto per me. Voi vi chiederete: allora perché quando ti invia una messaggio lo rispondi? Perché accetti l'invito di vederlo? Perché rispondi alle sue chiamate? . La risposta è che quando vedo i suoi occhi azzurri che penetrano nei miei, il suo corpo avvicinarsi al mio, io mi sciolgo. La mia mente va in tirt e il mio cuore batte forte fino ad arrivarmi in gola, non bado ne che è un bullo ne che mi può illudere perché mi si annebbiano i pensieri. Quando vedo lui io mi dimentico di tutto perché mi da attenzioni che nessuno mi ha mai dato. Si, sono stronza lo so ma non potete mai capire cosa si prova in questa merda di adolescenza, ci rendiamo conto dei nostri errori solo quando ce li schiacciano in faccia e sentiamo il nostro cuore cadere a mille pezzi.

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