Mi ricordo perfettamente quando l'ho conosciuto...era un caldo e umido giorno d'autunno del 2006.
Pioveva, il cielo era plumbeo e c'era una leggera brezza. Camminavo da solo a testa bassa con il cappuccio sulla testa, non rivolgevo lo sguardo a nessuno.
Avevo un pensiero in testa.
Voglio divertirmi e poi morire.Andai dunque ad un Gay bar che veniva chiamato "Le Moulin Rouge" in onore appunto dell'opera che parlava comunque di un posto dove la lussuria prendeva il sopravvento.
Era un posto molto spazioso, l'atrio centrale era enorme, dotato di un palco dove degli spogliarellisti si esibivano e praticavano la pole dance, Alla destra c'era un piccolo bancone per gli alcolici e poi alla sinistra c'è il posto dove si gioca d'azzardo, oltre allo sgabuzzino nell'angolo.
Erano tutti ammassati sotto al palco, e guardavano lui...Akihiko Amane.
La perfezione nel suo corpo...il suo corpo così fine, muscoloso, era spesso al punto giusto, così perfetto...e i suoi movimenti, fluidi e precisi, in sincronia con la musica in sottofondo, sembrava che persino i suoi capelli rossi e lucenti si muovesserò a tempo.Il suo dolce sguardo con quegli occhi che ti riuscivano a guardare anche nell'anima, con il loro colore verde smeraldo era rivolto al pubblico, dando a loro questa sensazione che lui stesse guardando tutti in un modo malizioso, stuzzicando la sensibilità d'animo di tutti loro.
Era vestito con un pantaloncino di pelle molto attillato, un top in Pandan e degli anfibi che arrivavano al Ginocchio di lucente pelle nera e infine indossava un'imbracatura, che partiva come Chocker per poi andare fino al basso ventre.
Era davvero bellissimo... chiunque lo avesse mai visto se ne sarebbe innamorato..
Dopo aver finito il suo spettacolo lui si inchinò ed esclamò: "Grazie ancora per essere qui sta sera!". Aveva un grande sorriso sul viso.
Scese dal palco e andò verso il bancone.
Mi avvicinai al bancone.
Lui mi guardò "uh? Oh, Hey ciao!" Sorrise raggiante.
"Salve." Risposi freddo io.
"Sei nuovo a questo posto non è così?"
"Già"
"Benvenuto!"
Lo guardai per un po' in quei suoi bellissimi occhi color smeraldo... così belli lucenti e pieni di vita, sogni e aspettative...
Non erano come i miei... vitrei...vuoti...morti.
I suoi erano bellissimi e mi rasserenavano con le loro sfumature di quel bel verde vivace.
"Posso...offrirle da bere se ti va" dissi un po' in imbarazzo, graffiandomi la mano con le unghia dal nervosismo.
Lui mi guardò e ridacchiò giulivo. "D'accordo, come preferisci"
Diedi gli Yen necessari a prendere un Cocktail "Cosa prendi?" Chiese il barman.
"Una Piña colada grazie!" Rispose il rossino sorridendo con le gote rossiccie e il volto allegro.
Il barman prese a preparare il cocktail con stilose mosse professionali, quasi ipnotizzanti.
"Come ti chiami?" Mi chiese il rosso, mentre mi guardava sorridente.
"Senjuro Sasaki.."
"Woah! Davvero un bel nome Sasaki-San"
"La ringrazio molte." Chinai leggermente il capo..
"Oh suvvia non essere tanto formale, puoi anche darmi del tu" disse ridacchiando.
La sua risatina era così dolce, un suono un po' acuto e intonato come quello di un flauto.
"Va bene...oh ehm... qual'é il tuo nome?" Chiesi.
"Akihiko Amane, piacere di conoscerti! In caso il mio nome ti sembra un po' lungo puoi semplicemente chiamarmi Aki" esclamo sempre tra quelle sue risatine adorabili.
Il barman porse sul bancone il cocktail ben fatto, aveva un bell'aspetto. Poi mi guardó "per lei niente signore?"
"Oh uhm, per me un bicchiere di Whiskey grazie." Risposi con tono basso.
Il barman dopo un po' mi passò il bicchiere e incominciai a bere.
Sentivo quello sguardo gioioso attaccato a me, quello sguardo così carino e innocente.
"Sasaki-San, per caso saresti interessato ad un mio servizio?" Chiese lui.
"Servizio?" Domandai un po' perplesso.
"Si, insomma...io lavoro anche come rent-boy oltre che come spogliarellista, dunque volevo sapere se fossi interessato" disse lui con un tono leggermente provocante
Arrossì leggermente dall'imbarazzo..lui era un rent-boy? Beh...alla fine non c'era dubbio che fosse una cagna...con il suo aspetto era normale direi, che qualcuno volesse ciò.
"A me andrebbe bene, dimmi tu quando" risposi senza scompormi.
"Anche adesso.~" rispose provocante Aki sussurrandomi all'orecchio con quella sua voce suadente.
Il rosso finì di bere e mi prese dal polso con le sue mani calde e così pulite...senza graffi o cicatrici, come le mie.
Mi trascinò fino allo sgabuzzino nell'angolo e aprì la porta, rivelandolo più largo di ciò che pensassi.
Più in fondo c'era un vero e proprio materasso.Lui chiuse la porta e mi guardò.
Si iniziò ad avvicinare a me con aria provocatoria. Arrossì leggermente mentre piano piano indietreggiavo fino a cadere sul materasso.Si mise su di me e molto lentamente si tolse il top e i pantaloncini per poi passare ai boxer.
Devo dire..che era ben dotato, erano almeno 22 centimetri. Non facevo a meno di fissare in mezzo alle sue gambe. Lui ridacchiò leggermente e ti alzo il viso dal mento. Lo guardai in quelle sue iridi smeraldo..
Iniziai ad arrossire... sentivo un calore pervadermi tutto il corpo..
La sua mano si posò sul mio ventre scendendo sempre di più...ansimai dalle mie labbra tremanti.
Arrivò lì con la mano, proprio lì in mezzo alle gambe...con le sue dita sottili e sinuose si infilò sotto la biancheria iniziando a compiacermi.
Iniziai a trovare difficile deglutire...iniziai a sbavare come un cane...un cane affamato.. nel mentre con i miei occhi incrociai il suo sguardo vispo e malizioso mentre continuava con le sue dita a farmi provare un piacere immane...mi si mozzava il fiato.
Però sapevo una cosa..volevo di più.
Si volevo di più...il mio corpo lo chiedeva.Lui mi guardò e mi tolse i pantaloni e i boxer e mi stese, allargandomi per bene le gambe.
Io fremevo, non riuscivo a fermare questo sentimento...il mio cuore andava a mille battiti al secondo...
All'improvviso mi penetrò, facendomi sussultare e gemere di piacere.
Inizio a muoversi molto lentamente inizialmente.Non riuscivo a controllare i miei versi di piacere...dio...era una sensazione unica...ah...quasi sentivo come se il mio buco stesse risucchiando il suo cazzo...come pregandolo di non lasciarlo vuoto.
Inizio piano piano ad aumentare la velocità...e io continuavo a gemere sempre più forte...chiamando anche il suo nome.. "A-Ah!~ Aki..~ p-più forte..~ ah!~"
Lo stavo pregando come una cagna...
Lui mi guardò..."continua a pregarmi, mi fa piacere sentirti pregare così~" disse provocante mentre me lo spingeva velocemente dentro facendomi urlare.
Mi stava sbattendo per bene... però ah cazzo che bella sensazione...mi stavo sentendo allo stremo... Stringevo i denti tremando dal piacere..
Lui ci andava sempre più forte... voleva avere la soddisfazione di vedermi esausto..
Dopo qualche minuto Venni...ero al culmine.
Uscì e mi guardò...si abbassò per leccarmi la sborra dalla punta.
Un piccolo mugolio venne emesso dalla mia bocca ancora tremante e gocciolante di saliva.
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𝓼𝓸 𝓬𝓱𝓮 𝓼𝓮𝓲 𝓪𝓫𝓫𝓪𝓼𝓽𝓪𝓷𝔃𝓪 𝓹𝓮𝓻 𝓶𝓮 ♡•Yaoi•♡
CasualeTW: contiene: -violenza -abusi -autolesionismo -suicidio -scene e linguaggio espliciti •non è adatto ai minori di 15 anni• "Un diario, queste ultime pagine...prima di essere dimenticati...la corda è lì che mi aspetta impaziente...so che sparirò...ma...