"Avevamo appena finito di fare l' amore, lei abbracciava il mio petto e io le accarezzavo dolcemente la schiena.
Eravamo nudi, sotto le coperte, tutti e due persi nei propri pensieri e io sentivo il profumo dei suoi capelli che mi aiutava a pensare.
I momenti più belli del fare l' amore , sono il dopo: perché è il più sincero.
"Ci facciamo una doccia?" chiese lei.
Non risposi, la presi in braccio e ci dirigemmo verso il bagno continuando a baciarci.
Il profumo dei suoi capelli, quando andò sotto l' acqua, sparì e il suo volto fu coperto da altrettanti capelli.
Finita la doccia tornammo a fare l' amore in camera da letto e tra i vari baci, , sorrisi e sospiri, le ripetevo che l' amavo.
Tornammo cosi, al punto di partenza; avevamo appena finito di fare l' amore, lei abbracciava il mio petto e io le accarezzavo dolcemente la schiena.
"Siamo diversi, lo sai vero?" tornò lei a distruggere quel silenzio che racchiudeva un insieme infinito di pensieri.
"In che senso?" le chiesi divertito, passando la mia mano sui suoi capelli e cominciando ad arricciarglieli tra le dita della mia mano.
"Siamo diversi, ma quando stiamo insieme , siamo completamente uguali" disse lei alzandosi dal mio petto passando cosi il suo sguardo dal vuoto al mio.
"Spiegati meglio" chiesi spaesato.
"Siamo come due calamite. Hai presente, no? Beh una calamita cerca di attaccarsi ad un' altra, solo se l' altra è rovesciata scappa dall'altra. Si può sembrare stupido, ma... No, lascia stare è una cosa stupida" disse sentendosi sciocca.
"No " Ti prego continua.." chiesi seriamente e interessato al racconto.
"Beh... Se una delle due è sistemata in una posizione non corretta, cerca di allontanarsi mentre l' altra la continua a seguire. Noi siamo cosi. Siamo due calamite, una delle due è rovesciata e continua a scappare dall'altra ... Non avrebbe senso continuare... Noi siamo compatibili" disse tristemente, battendo le dita della sua mano sul mio petto.
"Aspettami qui..." le dissi spostandola e mi misi a cercare una cosa tra i miei vecchi ricordi.
"Cosa fai?" chiese lei, cercando di capire cosa stessi facendo.
Aprì un armadio e tirai giù una scatola che era posizionata sull'ultimo scaffale, iniziai a cercare quel vecchio giocattolo che avevo da piccolo.
Dopo vari minuti esclamai: "Eccolo!"
Erano delle calamite che usavo da piccolo per giocare e costruire tutto quello che mi passava per la testa.
"Cosa sono?" chiese cominciando a sorridere.
Presi due calamite e gliele misi davanti agli occhi e cercai di dimostrargli quello che mi aveva appena spiegato.
" Tu sei questa" le dissi tirando su con una mano la calamita di colore rosso "... e io questo" tirandone su una bianca.
"Come dici tu,se ne mettiamo una rovesciata e facciamo in modo che l' altra la insegua, effettivamente, la prima, scappa" le spiegai.
"Esatto noi siamo cosi compatibili, vedi, cerchiamo di evitarci o almeno uno dei due lo fa? Poi..."
M'interruppe ma io la fermai prima che potesse dire altro.
"No, ascoltami e guardale. Prima o poi, quella che scappa si troverà uno ostacolo davanti e quando accadrà.." dissi continuando a mostrarle le due calamite e mettendo una mano davanti alla prima come ostacolo " ...Ecco, hai visto?" mi sorrise e mi baciò.
A dire la verità, quel giorno facemmo l' amore per tre volte, solo che quella l' ultima fu la più sentita.
Cosa successe alla calamita quando trovò la mia mano come ostacolo? Si girò di colpo e si unì all'altra.
Eravamo diversi, lei rossa e io bianco, ma se lei o io avessimo trovato un ostacolo, ci saremmo aiutati a vicenda e cosi ci saremmo di nuovo uniti."
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Cadremo come foglie d'autunno.
Krótkie Opowiadaniaper sempre nel cuore, per sempre sulla pelle