Miopiccoloangioletto.

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"Quando si arrabbiava ed eravamo fuori casa, camminava sempre piú veloce di me, teneva le mani incrociate e aveva un passo più lungo. Sperava sempre che io la fermassi con un abbraccio tattico da dietro e quando meno se lo aspettava le mie mani scioglievano le sue e cosi quel nodo  di braccia finiva attorno a me.
Si arrabbiò perchè una comessa mi sorrise e io ricambai facendo lo stesso con lei.
Appena uscimmo dal negozio, cominciò a camminare esattamente come faceva sempre e s' aspettava un mio abbraccio tattico, solo che quella volta non arrivò.
Camminava più veloce, saranno stati  più o meno due metri  o forse tre metri di distanza, ma non smise nemmeno un secondo di andare avanti, continuava ad aspettarsi quell' abbraccio  che non arrivava.
Quella volta decisi di seguirla, ma non di fermarla per vedere come avrebbe reagito.
Di solito la fermavo sempre, ma quella volta decisi di non farlo, per vedere quando si sarebbe girata per poi sorriderle e abbracciarla.
Passammo due minuti circa a camminare, distanti, ma vicini, senza parlare.
Lei mise le mani in tasca e tirò fuori un paio di cuffie, si raccolse i capelli sopra la testa e appena la musica partì, il suo passo aumentò, cosi io cominciai a sorridere, sapendo che si stava arrabbiando seriamente  perchè non le andavo in contro ad abbracciarla. Stavamo insieme da circa un anno, lo avremmo dovuto festeggiare dopo nemmeno un mese.
La parte più bella dei nostri litigi, era il dopo, perchè le spuntava sempre un sorriso e i suoi occhi si illuminano di me.
Quella volta non accadde proprio cosi.
Quella volta, si girò lei con le lacrime agli occhi, mi sorrise.
"Lo sapevo!" pensai e le sorrisi.
Un battito di ciglia, un secondo soltanto, due sorrisi e un cuore in mille pezzi.
Im quel momento una macchina  che veniva da una curva passò ad alta velocità e non vedendola, la travolse.
In quel momento il  cuore,  i sentimenti e tutto quello che potesse vivere dentro di me, morì.
Entrò in coma, ma non la lasciai  un secondo, finchè qualcuno migliore di me, decise di portarsela via, lasciandomi solo."

Cadremo come foglie d'autunno.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora