Cadremo come foglie d'autunno.

Vestita di brividi.

Cambiate musica. Cambiate libri. Cambiate voci, strade, luoghi.
Cambiate i fogli attaccati ai muri, il colore di smalto, il modo di pensare.
Dovete cambiare. Dovete cambiare ed imparare a ricominciare. Dovete ricominciare. Non sentitevi persi, non sentitevi soli tanto nessuno lo è per davvero. A partire da chi sta condividendo la vostra stanza, la vostra casa, il vostro quartiere. A partire dalla cucina che avete in casa, una gabbietta, un acquario, una chat a destra dello schermo. Non siete soli. Piangete. Piangete fino a versare vomito e lacrime nello stesso bagno. Piangete fino a farvi venire la febbre, i brividi sul corpo, il mal di testa che non riesce a farvi dormire. Piangete. E anche tanto. Poi ricominciate. Che non significa non soffrire piú, attenzione. Si soffre sempre, a ricordare di cosa si stava facendo in questo momento settimane fa, del pensiero che si aveva fisso mesi fa dei sogni e delle speranze che non si perdevano mai, anni fa. Tutto perso giá, ma ricominciate. È difficile. È dura. Ma non dura per i giorni, difficile per le ore ed i minuti che non passano mai. Ma poi passano anche quelli, tranquilli. I minuti passeranno con le ore e le ore con i giorni. Ma poi passa. Ricordate: poi passa tutto. O torna, o passa. Ce la fate, stampatevelo in testa, sul frigorifero, sui muri. 'Posso farcela'. E ora cambiate canzone. Ah, e fate un sorriso.