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7 mesi fa un virus ha infettato tutto il mondo rendendo i morti non del tutto tali.

Io sono Layla, ho quindici anni e per colpa di questo virus mi ritrovo qui ad Atlanta a vagare per le sue innumerevoli vie sola come nei sei mesi precedenti. Non faccio un pasto decente da 4 mesi e non dormo da molto tempo. Per difendermi utilizzo il mio fidato arco e ho quattro coltelli nei foderi appositi che ho messo sui pantaloni. Sono in questa città per cercare rifugio. Mi ci vorrebbe proprio un po' di calma.

in questo momento sto facendo una piccola sosta e mi trovo dentro una macchina, ovviamente rotta, con un vagante che cerca di mordermi. Fortunatamente i finestrini sono intatti quindi non mi preoccupo più di tanto.

L(Layla): Bob calmati. Ti assicuro che non sono così buona e, anche se fosse, col cavolo che mi faccio uccidere così, quindi ti conviene piantarla di battere sul vetro anche perché prima o poi si romperà.

Appena realizzai di star parlando con un morto mi si sgranarono gli occhi

L(Layla): Sto seriamente perdendo la testa, gli ho pure dato un nome pensa tu.

Detto ciò presi una freccia e dopo aver aperto lo sportello posi fine alla vita del povero Bob, se così si può dire. Presi la stessa freccia che avevo usato per il vagante e la misi nell'arco pronta per scoccarla, così ripresi il mio viaggio senza meta.                                         
Dopo vari minuti di camminata mi accorsi che avevo due inseguitori alle spalle

L(Layla): Oh ma che gioia, ho compagnia!

Dissi ironica.

Fortunatamente questi schifosi sono lenti quindi per ora ho la situazione sotto controllo.

Come se avessero sentito i miei pensieri cominciarono ad aumentare il passo attratti da un suono, precisamente uno sparo. Quando mi risvegliai dai miei pensieri cominciai a correre verso il suono con l'arco ben tirato prestando attenzione ad ogni direzione. Camminavo con la costante paura che un vagante mi arrivasse di corsa addosso, anche dopo 6 mesi non mi ero ancora del tutto abituata. A farmi tornare la lucidità fu la vista di un uomo sudato, con la divisa da sceriffo e una pistola in mano intento a sparare verso una mandria di vaganti. Aumentai il passo e lo raggiunsi.

L(Layla): Seguimi se non vuoi morire!

Dissi davanti a lui dopo aver scoccato una freccia per salvargli la pelle. Ripresi velocemente la freccia, ricaricai e ricominciai a correre sempre stando attenta ai lati e buttando ogni tanto un occhio all'uomo dietro di me.

Da lontano avvistai un vicolo con una scala a gabbia che portava verso una porta, feci un segno all'uomo che fortunatamente capì e cominciai a dirigermi li

L(Layla): Come ti chiami?

Dissi continuando a correre

???: Rick Grimes, tu?

L(Layla): Layla, bene Rick, tieniti pronto a sparare per un plausibile vagante nel vicolo chiaro?

R(Rick): Chiarissimo

Come immaginavo, nel vicolo c'erano due morti. Il primo lo feci fuori io con l'arco, al secondo pensò Rick. Una volta recuperata la freccia iniziammo a salire sulla scala a gabbia. Ci guardammo intorno e vedemmo più avanti una porta di metallo, ma prima di entrare ci affacciammo per le scale appena prese e osservammo una mandria di vaganti dirigersi proprio sotto di noi.

L(Layla): Cazzo! siamo fottuti.

Rick non fece in tempo a rispondermi che la porta si aprì facendoci scattare sul posto e imbracciare le armi pronti a sparare.

???: Wo wo wo amici, state calmi

R(Rick): Chi sei?

Chiese lo sceriffo puntando la pistola contro il ragazzo

Io & te nell'apocalisseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora